MONTERUBBIANO - Una mostra e la Festa di Pentecoste. Per il secondo anno di fila, il Covid rovina l'atmosfera di Monterubbiano, ma non la passione e l’attaccamento per Sciò la Pica, la rievocazione storica che avrebbe dovuto tenersi nel fine settimana.
Niente gara tra le corporazioni, quindi, ma una mostra (inaugurata sabato al polo culturale San Francesco) e la celebrazione della Pentecoste al Chiostro di San Francesco, con il tradizionale taglio della pianta di ciliegio. «A causa dell’emergenza sanitaria – ha spiegato la sindaca Meri Marziali –, non abbiamo potuto organizzare la rievocazione storica con la tradizionale sfilata e la giostra dell’anello. Insieme al direttivo e a tutta l’Armata di Pentecoste, abbiamo voluto comunque realizzare uno spazio che, con i costumi e le immagini, raccontasse la nostra Sciò la Pica, una delle rievocazioni storiche più antiche delle Marche, che ci auguriamo di organizzare il prossimo anno e che cercheremo di far crescere e di valorizzare sempre più».
Presenti al teatro “Pagani" anche il vicepresidente della Provincia, Stefano Pompozzi, l’assessore regionale Guido Castelli e il senatore Francesco Verducci, che hanno rimarcato il significato di una ripartenza della vita cittadina attraverso la cultura e la valorizzazione della memoria collettiva.
Dello scrittore e storico dell’arte Walter Scotucci l’intervento finale, che ha ripercorso la storia della rievocazione storica monterubbianese. Prima del taglio del nastro della mostra, il pubblico si è spostato al chiostro di San Francesco per lo spettacolo dei musici e degli sbandieratori.
f.pas.