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La storia incontra il presente. Torresi: "Green pass in mano per vivere il super programma della Cavalcata dell'Assunta"

29 Luglio 2021

di Raffaele Vitali

FERMO – Il grande cedro del libano fa da cornice alla Cavalcata dell’Assunta, una rievocazione nel segno del green pass. “Dire no, sarebbe stato più facile. Invece, grazie alla volontà dei priori, dei contradaioli, al comune e al lavoro del regista Leoni abbiamo cercato di allestire una Cavalcata e tutto il contorno nel modo migliore e più consono a questo strano presente” introduce Mauro Torresi, vicesindaco con delega alla rievocazione storica.

Numerose le riunioni con questura e prefettura, l’ennesima questa mattina. “Abbiamo presentato piani sicurezza per ogni manifestazione di contorno e abbiamo ottenuto l’autorizzazione. Siamo stati bravi, fatemelo dire perché abbiamo aggiunto anche tanto buonsenso”. Distanziamento, niente assembramenti, green pass obbligatorio anche per le manifestazioni prima della data nazionale del 6 agosto.

Non mancano le novità. “I giochi saranno tutti al piazzale don Ricci con 150 persone che potranno assistere all’evento dal vivo, ma ci sarà anche la diretta social. Mentre la tratta dei barberi, con 199 spettatori, si terrà davanti all’Astoria”. Insomma, pochi in presenza e tanti collegati. Questa è la speranza.

Dal 7 al 10 agosto tornano anche le hostarie. Due contrade in largo Calzecchi onesti, sei in piazza e due in piazzale Azzolino. Il 14 agosto, corteo in notturna, con 700 figuranti. In piazza potranno assistere 700 persone, lungo il tragitto spazi liberi. Mille saranno invece i fortunati che potranno partecipare il giorno di Ferragosto alla Cavalcata dell’Assunta, armati di green pass.

IL REGISTA

Immagini, volti e figure sono le tre linee su cui si è mosso Adolfo Leoni. “Abbiamo inserito nuove figure, ispirate da uno studio storico. Come il capitano della rocca”. La prima novità domani sera (venerdì) dalle 21 con quattro coreografie di musici e alfieri sul ritorno dei cantastorie. “Avremmo voluto fare uno spettacolo su Bianca Maria Visconti, ma fare le prove non è stato possibile”. Due anni fa la novità dei priori all’interno del palazzo, quest’anno la conferma con tutte le finestre aperte e i dieci priori affacciati. “Le dame, invece, guarderanno tutti dall’alto, dalle finestre della biblioteca e dalla loggetta” prosegue Leoni.

LA CHICCA IMMATERIALE

C’è anche un terzo palazzo coinvolto, come spiega l’assessora Micol Lanzidei: “Abbiamo cercato qualcosa di positivo in mezzo alle difficoltà. Abbiamo intercettato un bando sull’arte contemporanea, poi è scoppiato il Covid. portiamo oggi fuori con la video arte il patrimonio culturale di Fermo. A dicembre 2020 abbiamo sottoscritto il protocollo con il Mibact e come prima azione, insieme con il regista De Melis, abbiamo deciso di dare un volto anche al nostro patrimonio immateriale. Il video sarà proiettato fino alle 2 di notte”. Un innovativo progetto di mapping che si abbina alla mostra internazionale sul patrimonio immateriale in corso al Terminal.

“Il 14 valorizzeremo al meglio le dame, stiamo studiando il modo. Vogliamo dare lustro alla donna”. Ad accogliere il corteo di 700 persone ci saranno i canonici, con il loro abito tipico. “In piazza si aggiungeranno alla cernita il rettore dell’università e gli studenti, che nel passato erano parte della milizia orata. Accanto al potere civile e culturale ci sarà quello religioso con l’arcivescovo” riprende Leoni.

IL SOGNO RIMANDATO

Sono due anni che il regista sogna di portare i Carmina Burana, ma servono cento attori. “E in tempo di pandemia non è stato possibile. ci riusciremo il prossimo anno”. Ne è sicuro lo storico cantore di Fermo, perché sa di potersi affidare a Romina Giammarini, Celeste Petrini e Marika Stortoni, tre cerimonieri insostituibili a cui si abbina anche Andrea Monteriù, il vicepresidente che riesce a intercettare i bandi di finanziamento fondamentali come i fondi da Regione Marche, Carifermo e Camera di Commercio delle Marche.

IL PITTORE DEL PALIO

Massimiliano Berdini è il pittore del palio. “Ho donato questo dipinto all’Assunta. Ho messo in ombra il cavallo e la corsa, ridando la festa alla patrona della città. Un coinvolgimento di idee e pensieri che mi accompagnano da sempre, essendo cresciuto con i cappuccini. Sono tornato alla natura dei colori, realizzandoli personalmente con pigmenti naturali, estratti da piante. Un vero lavoro alchemico. Mi ha mosso l’attaccamento alla città e il rispetto per questa festa”.

Dipingere il palio è un grande onore, ancora di più se sei un artista fermano: “Molto impegnativo a livello emotivo, perché ora lascerò qualcosa nella mia città. Mi sono sempre addentrato nella profondità delle persone che ho conosciuto. Ho vissuto a Berlino, frequentando figure che mi hanno spalancato mondi poco noti, dalla pittura russa a quella turca, che hanno influenzato la mia arte”.

Si definisce un pittore, un artigiano del colore. “Sarà un palio molto colorato, i pigmenti rafforzano le note e durano di più nel tempo. Spero che questo drappo viva per secoli, che è il sogno di ogni pittore ed è il mio da quando frequentavo Pende, uno dei grandi maestri che possiamo vantarci di avere avuto nella nostra città”.

Berdini aveva disegnato anche il palio del 2020 che non è stato assegnato, ma sfilerà al fianco di quello nuovo e resterà in duomo.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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