FERMO – Remigio Ceroni ha riempito piazza del Popolo di pullman, nuovi e luccicanti. “E questo dopo aver chiuso il bilancio finalmente in utile. Grazie al lavoro di tante persone, i dipendenti in primis”. Ceroni è soddisfatto: “Abbiamo condiviso forze, esperienze e difficoltà”.
Un miracolo? Per l’ex presidente Alessandrini “un risultato prevedibile, frutto della gestione precedente e degli investimenti fatti. Tra cui i pullman che oggi si inaugurano, trenta li abbiamo comprati sotto la mia gestione”. Meriti a parte, la certezza è che gli studenti e i cittadini fermani viaggeranno su 61 autobus, acquistati tra il 2022 e il 2024.
“Oggi abbiamo una età media dei mezzi di 9,3 anni, prima era di 287 anni. Siamo tra i più giovani d’Italia. Di questi nuovi mezzi, 47 sono per il Tpl, 10 scuolabus e quattro per il noleggio. “Vorremmo fare meglio, ma non è facile riuscire ad avere un autobus in consegna. 28 sono completamente nuovi, 16 a metano. Un investimento da 7.5 milioni, di cui 4.8 coperti dalla Regione Marche” prosegue.
Mezzi che producono il 70% di emissioni Hc-Nox e il 90% in meno di particolato. Aggiunge Andrea Flori, che da direttore tecnico è da qualche mese direttore generale dopo l’uscita di Mario Pollicelli che è stato chiamato dall’azienda di trasporto di Verona. “Zero emissioni fumose, essendo a metano, e meno rumori. La Steat aveva iniziato un investimento nel metano per l’area urbana una decina di anni fa. Oggi abbiamo 16 mezzi extraurbani che gireranno per la provincia. Autobus videosorvegliati e con bigliettazione elettronica. Mezzi che per i prossimi 15 anni saranno la spina dorale del servizio”.
Questo è solo uno dei passaggi della gestione Ceroni. Il cda è prossimo al ricambio, è uscita Gioia Giandomenico tra motivi personali e tensioni dentro la Lega, ma i risultati il presidente li condivide con i componenti attuali. Tanti gli obiettivi raggiunti.
“Abbiamo migliorato i conti, abbiamo aumentato i chilometri a disposizione della Steat di 300mila. Non per i legami di amicizia con l’assessore regionale Goffredo Brandoni, ma per il fatto che è l’assessore della Regione e non di una provincia. Ha subito capito la penalizzazione che questo territorio subisce da tempo e ha deciso di implementare i trasporti”.
Più mezzi, più personale “altro ne aggiungeremo nei prossimi mesi, anche se pure questa professione ha perso appeal, viste le grandi responsabilità”. E poi c’è il discorso sede societaria: “Dobbiamo spostarci, l’area Santa Lucia è in mezzo alle scuole, quindi serve uno spazio idoneo”. E Ceroni l’ha trovato grazie anche al sindaco Paolo Calcinaro, che sa bene il potenziale di Santa Lucia per la città e quindi ragiona già su prospettive di scambio.
“La nuova sede sarà in contrada Girola davanti allo scatolificio Valtenna. La prima parte di terreno l’abbiamo comprata a 2.50 euro al metro quadro. Un vero regalo alla comunità da parte della proprietà che è la stessa dello Scatolificio. La restante parte necessaria verrà dal comune di Fermo, ci stiamo accordando”. Il futuro di Santa Lucia è però da decidere: "Abbiamo tempo, l'operazione Girola non si chiude domani".
Tate scelte e conti in ordine. “Siamo passati da 9 milioni di fatturato nel 2021 ai 12.8 milioni nel 2023. Chiudiamo l’esercizio con 400mila euro di utili, contro i 418mila del 2022” ribadisce soddisfatto, circondato dai vertici della regione e da tanti sindaci. “Ma vogliamo fare meglio”. Un miracolo? “L’utile arriva dal noleggio con conducente, abbiamo aumentato questo servizio”.
C’è poi la questione chilometri in più, 312mila grazie a una delibera regionale: “Non era mai avvenuto in precedenza. Merito ai nostri consiglieri e alla Giunta. Non era facile, ma è stato fatto. A discapito di altri? No, in favore di Fermo che era la più penalizzata. L’assessore è stato tenace e dopo aver lottato ha portato a compimento un impegno assunto”:
I chilometri sono stati utili per nuove linee e razionalizzarne altre. Monte Rinaldo, Ortezzano, Petritoli e Monte Vidon Combatte erano serviti dalla Start di Ascoli. E così monte Giberto e Ponzano. Abbiamo negoziato, dialogando coni sindaci che ci hanno presentato l’esigenza, e abbiamo coperto questa parte di provincia collegandola con il capoluogo” chiarisce il presidente della Steat.
Dal primo maggio partirà anche un ulteriore nuovo servizio, un anello che connetterà la valle del Tenna e dell’Aso con Fermo. questo anche in prospettiva del nuovo ospedale.
L’assessore Brandoni annuisce soddisfatto. La delega al Tpl è nelle sue mani dal 20 ottobre 2022, quando Acquaroli lo ha chiamato al posto di Castelli, diventato senatore. “Quando ho iniziato a occuparmi del Tpl, oltre ad aver visto che le Marche sono agli ultimi posti per contributi statali, ho notato che Fermo era in assoluto la più penalizzata. 18 km per abitanti, le altre quattro province ne hanno 28. E così abbiamo iniziato a lavorare parallelamente a livello nazionale e livello regionale”.
Brandoni non ha firmato l’intesa Governo-Regioni sul nuovo fondo per il Tpl. “Il presidente Fedriga ha così deciso di analizzare il problema delle Marche entro la fine di aprile. Siamo in attesa, bastano venti milioni per risolvere la questione. C’è poi la partita regionale, “con altre province che hanno detto anche noi abbiamo problemi. Ma era ora di ridare a Fermo”. E ora è il momento di ridare ai cittadini, con un servizio sempre migliore.
r.vit.