GROTTAZZOLINA – Rappresenta perfettamente il ‘ma se’ della stagione, almeno fino a oggi, della Yuasa Battery Grottazzolina. Perché Dusan Petkovic, partito come star della debuttante Yuasa, è stato più in tribuna che in campo a causa di infortuni.
Ora, però, è in piena forma e pronto ad aiutare coach Ortenzi a salvare la Yuasa, facendola restare in Superlega. Il 33enen serbo è già proiettato a domenica, quando alle 18 il PalaSavelli ospiterà Milano.
“Stanno giocando molto bene in questo periodo, sono in ottima forma; noi sappiamo che il nostro plus in questa seconda parte di stagione è la nostra energia e il fatto di non mollare mai”. Si gioca per la salvezza, domenica dopo domenica. Non è il caso per ora di guardare ad altri obiettivi. “Non si sa chi sarà campione, non è chiaro chi retrocederà. Dobbiamo prendere punti ogni volta che se ne presenta la possibilità” prosegue il serbo.
Che si sente pronto: “Sto lavorando ogni giorno per migliorare il mio stato di forma, ho avuto un po' di problemi in questa stagione, non appena arrivavo al mio top di forma sono stato costretto a fermarmi per qualche infortunio, non è una cosa a cui sono abituato ma capita”.
La lotta salvezza è anomala, in pochi si aspettavano Monza la in basso. Tra i pochi c’era Petkovic. “Noi potevamo giocare meglio la prima parte di stagione, ma siamo stati molto sfortunati. Quando abbiamo giocato contro Monza, ho avuto subito la sensazione che qualcosa dovessero cambiare per avere un trend diverso, dunque sorpreso sì ma nemmeno troppo. La Superlega è un campionato di livello altissimo e devi essere attento ad ogni match, ho notato che sin dall'inizio le squadre che lottavano per salvarsi hanno preso punti contro squadre più blasonate, è successo a Taranto, Padova e poi anche a noi”.
Sono tanti i serbi in campo in Italia, “molti miei connazionali mi hanno scritto in questo periodo per complimentarsi per quello che stiamo facendo in questa seconda parte di stagione, fino a qualche mese fa ci davano per morti e io ho sempre sostenuto ciò che dico ora: non siamo finiti, dobbiamo spingere e crederci”.
Tutto è possibile, incluso che la Lube vinca la Coppa Italia nella stagione del budget ridotto: “Mi ha sorpreso, tutti i tema erano forti. Ma Civitanova ha dimostrato un ottimo livello di gioco, hanno giocato una grande pallavolo non aggrappandosi ai singoli ma giocando di squadra, complimenti a loro”.
Ora Milano, squadra complicata: “Sono una vera squadra, ma inevitabile parlare di Kaziskyi, una vera leggenda della pallavolo”. L’appello finale è al pubblico, che sarà come sempre caldo e numeroso.