PORTO SAN GIORGIO – Il bardo di Cesare Catà torna in auge e così l’estate di Porto san Giorgio è di nuovo british. Tre spettacoli i riva al mare, con lo chalet Calypso a fare da cornice alle elezioni spettacolo dell’attore con il suo Shakespeare on the beach. “La cultura pop serve e avvicina le persone anche aa luoghi della città. perché se qui parliamo di lungomare, in altri momenti abbiamo allietato le ville storiche” introduce Calotta Lanciotti, assessora alla Cultura.
Si parte domenica 16 giugno. “L’idea sembra bislacca, un teatro elisabettiano lungo la riviera. Ma è coerente. Noi usiamo la cultura in senso originario, la storia che riunisce e valorizza i luoghi. Noi vogliamo rendere il teatro diffuso e valorizzatore di bellezza. Shakespeare viene identificato come complesso e anche noioso, ma in realtà è nato come popolare, adatto anche a chi non sapeva leggere. E cosa c’è più di pop della spiaggia?”.
Il Calypso è partner dal 2015, dalla prima edizione. “Collaborazione anche con le associazioni onlus, in questo caso ‘Condividere’, guidata da Massimo Valentini”. La forza è negli attori, nelle attrici e nei musicisti che si mettono in gioco a basso costo. “Tutti volti marchigiani, professionisti che operano nelle Marche e non in città barbariche come Roma e Milano”.
Leonardo Fernandez è titolare del Calypso: “Per noi è una sicurezza, non possiamo che riconfermarlo, ci arricchisce e confermiamo”. Incassa Giampiero Marcattili, assessore al turismo: “Una rassegna che arricchisce la nostra offerta, completando l’offerta”.
Il sindaco Vesprini scherza: “Diamo a Cesare quel che è di Cesare, la sua intuizione permette a Porto San Giorgio di portare la cultura fuori dai luoghi canonici. L’allora assessore Bisonni seppe crederci e ha dato il via alla crescita di Catà che ormai va oltre ogni confine”.
Condividere Odv è il gruppo di volontariato nato nel 2002 su impulso di monsignor Luigi Valentini “che si preoccupa di asili e scuola in Brasile, tra San Paolo e Brasilia” spiega Valentini. Tra le attrici c’è Simona Ripari, è del gruppo dal primo anno. “Cesare ci ha dato questa opportunità, non capita a ogni attore di poter ogni anno ristudiare e interpretare i testi, tra tragedie e commedie. Cesare ci dà indicazioni m lascia anche libertà. Capita che le attrici debbano immedesimarsi in personaggi maschili, uno straordinario gioco attoriale”. Con lei Valentina Angelini: “Per noi è un appuntamento fisso, ci ritroviamo sulla spiaggia con personaggi complessi, spesso lontani da noi”.
Una quindicina gli attori coinvolti più tre musicisti. Mirco Abruzzetti conclude: “Lavorare su Shakespeare ti permette di riviere qualcosa anche di studiato da giovane. Per noi attori il lavoro e la velocità n cui ci muoviamo porta spesso a studiare poco il personaggio, qui invece ogni dettaglio viene allenato. E per me è fondamentale. Tra l’altro il bello di questo progetto è anche che la maggior parte degli attori sia locale, questo crea gruppo e non capita spesso”.
Si parte quindi con Riccardo II, il 16 giugno, spettacolo introdotto da Piero Massimo Macchini, Sogno di una notte di mezza estate e poi I due Gentiluomini: “In tutti ci sono accenni al vernacolo fermano maceratese, ancora di più nei due gentiluomini che è ambientato a Macerata, che dopo Londra è la città di riferimento” ribadisce scherzando.
Si inizia un’ora prima del tramonto, lo spettacolo dura un 90ina di minuti. “Per noi non è mai stato un business, ma davvero un desiderio di provare qualcosa di diverso. Siamo nati dalle diversità, abbiamo ospitato ogni tipo di musica live, per cui non ci ha mai spaventato l’idea di Catà” conclude Fernandez, confermando che ci sono imprenditori illuminati.
r.vit.