*Possibile che la storia non insegni? Siamo qui, da settimane, a parlare di fusione tra Porto San Giorgio e Fermo. Tecnicamente comprensibile, a dividere le due realtà c’è una strada di pochi chilometri a quattro corsie e sulla costa neppure più il fiume, sempre che prima o poi sia percorribile il ponte ciclopedonale, ma oggettivamente non naturale.
Le due popolazioni hanno una identità chiara e definita, ben marcata e differente una dall’altra. Eppure, i politici, a turno, sembrano dimenticarlo. E ripartono con la teoria della fusione. Che è una delle parole più fallimentari della politica italiana.
Perché non si può fondere quello che non è simile senza creare un ibrido pericoloso e disfunzionale. E invece, la solita convinzione fallimentare che ha fatto naufragare ogni tentativo di fusione nelle Marche, salvo un paio di esempi, è che fondersi farà avere più soldi. Quindi, unirsi perché si diventa ricchi.
Ma poi, ricchi chi? Il singolo cittadino non riceve soldi, forse servizi migliori? C’è di cui dubitare viste le attuali esperienze, tra fondi europei, Pnrr e ministeriali che spesso si perdono in infinti cantieri e in progetti poco funzionali.
I soldi rendono tutto veloce e possibile, ma la storia insegna che la fusione fredda, tecnica che avrebbe velocizzato il sistema, dopo l’estasi inziale è naufragata. Meglio la strada calda e sicura, quindi meglio sarebbe, ma questo è più complicato perché prevede visione strategia da parte dei sindaci e dei loro assessori, lavorare per fondere i servizi. Fermo e Porto San Giorgio potrebbero condividere la raccolta rifiuti e le polizie municipali, tanto per cominciare. E poi magari l’urbanistica e il turismo, creando così un modo di pensare comune propedeutico, dopo il tempo necessario, alla nascita di un’unica città.
Ma questo significherebbe condividere scelte e trovare compromessi, mentre fondendosi qualcuno rinuncerà alla sua forza e si sa che questo ruolo spetta sempre al più piccolo dei due. E guarda caso il tema della fusione ha animato solo Porto San Giorgio.
*direttore www.laprovinciadifermo.com