FERMO – Dalla soffitta con le piante di marijuana al carcere. Il destino di un 52enne fermano è cambiato in poche ore. Quelle necessarie agli uomini e donne della Guardia di Finanza di Fermo per capire dove si trovavano le serre.
Una perquisizione domiciliare e alla fine la scoperta. Ma non è stato semplice, perché per raggiungere l’angolo della droga bisognava usare una scala retrattile, opportunamente occultata. Saliti al piano superiore, i finanziari hanno trovato due rudimentali serre con all’interno 41 piante di marijuana, alcune appena germogliate, altre pronte per essere colte.
Nessun dubbio, però, fin dall’ingresso in casa per la Finanza che quella casa fosse un laboratorio. “Il salone – spiega il comandante - era usato per la maturazione dei germogli, opportunamente impiantati all’interno di un piccolo vivaio, e all’essicazione delle piante già pronte per l’uso; la soffitta era invece utilizzata per le fasi di coltivazione e crescita”.
Organizzato bene il 52enne, visto che all’interno delle serre c’erano anche sistemi di riscaldamento e areazione, con tanto di timer per mantenere la temperatura sempre sopra i 20 gradi.
Oltre alle piante i finanzieri, supportati dal cane anti droga, hanno scoperto anche 176 grammi di marijuana già essiccata e 20 grammi di hashish pronti per essere immessi in consumo. Considerando le prove e la quantità di droga, l’autorità giudiziaria ha predisposto l’arresto per il 52enne e dovrà rispondere di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope. La droga, particolarmente cercata dai giovani, immessa sul mercato avrebbe fruttato 50mila euro