di Raffaele Vitali
SANT’ELPIDIO A MARE – Renzo Offidani torna in campo. Lo fa per supportare Fabiano Alessandrini, anche se non si candida direttamente al posto di consigliere. E per mandare un messaggio chiaro ha chiamato il senatore Vasco Errani. “Lavoro, ecologia e salute sono le parole chiave della nostra lista ‘Sinistra’ che ha come simbolo il centro storico di Sant’Elpidio a Mare. il tutto sopra un grande arcobaleno che richiama la pace, un messaggio fondamentale oggi non solo per quanto accade in Russia”.
È convinto che la città possa riprendere il suo ruolo, basato su una storia millenaria. Rivendica l’uso della parola sinistra, quel mondo che ha principi e valori chiari: “In questi ultimi dieci anni siamo stati assenti, ora torniamo sapendo che dobbiamo affrontare due novità. La prima è il cambio del sindaco, dopo dieci anni. La seconda è la nostra presenza, al fianco di chi porta valori anche centristi”.
Senza alcuna esitazione, Offidani e il suo gruppo hanno scelto Fabiano Alessandrini: “Dobbiamo fronteggiare un quadro economico complesso, il post sisma e una guerra che impatta anche sul nostro principale settore, ovvero il calzaturiero che con coraggio è arrivato a Mosca per vendere le scarpe e cercare di difendere posti di lavoro”.
Sono consci, a sinistra, che l’impatto sociale sarà pesante “e per questo abbiamo bisogno di amministratori affidabili come Alessandrini che ha diretto la Steat al meglio rendendola un fiore all’occhiello regionale e da vicesindaco ho potuto già testare. È il candidato giusto, voluto dal Pd, che dopo otto anni al fianco dell’uscente Terrenzi ha fatto una scelta chiara”.
Si sarebbe atteso Terrenzi al fianco di Alessandrini, ma così non è andata. “Speriamo si eviti la denigrazione, la parola suggerita, noi di certo non saremo promotori di questo sistema. Noi vogliamo vincere le elezioni e continuare a governare la città”.
Tornando alle parole chiave, Offidani punta sul ‘lavoro’ che “è sempre più precario e con salari bassissimi”. Sull’ecologia l’ex assessore provinciale aggiunge: “Ogni azione che bisogna fare deve essere sostenibile. Partendo dal sistema di raccolta rifiuti che non funziona”. infine, la salute che “il ministro Speranza ha saputo garantire, tenendo la barra dritta. Ma il Fermano resta la cenerentola della sanità, anche per colpa del centrosinistra che ha governato in precedenza in Regione. il nuovo ospedale non basterà, serviranno tecnologie e personale qualificato e in quantità”.
Il messaggio finale di Offidani è uno: “Questa è una coalizione che con le nostre idee arricchiamo. Non staremo a scaldare le sedie, le persone che si candidano sono davvero determinate”.
Alessandrini parte dalla critica principale: ‘ancora vai in giro con Offidani’: “Ognuno ha i suoi padri e le sue madri, non cambierei mai Offidani con quelli degli altri”. La sua campagna elettorale è partita con l’ascolto, anche delle associazioni di categoria, con cui insieme alle persone stiamo affinando un programma elettorale “di cui abbiamo l’ossatura”.
Geometra da 33 anni, “senza ombre”. Rivendica tutto questo “sapendo che può capitare anche per sbaglio di finire in situazioni non previste”. Ha subito aperto le porte alla sinistra che ha in Offidani e Michael Egidi i due volti di punta non candidati. “C’è bisogno di chi porta argomenti così chiari e definiti che sono parte del patrimonio culturale di un centrosinistra che oggi ritrova una parte della sua anima”.
I prossimi cinque anni dovranno essere una svolta per lui: “Non tutto si è potuto e voluto fare. Abbiamo di fronte una grande opportunità per incidere su Sant’Elpidio a Mare. partendo da quanto emerso durante la pandemia, come la disparità tra chi ha avuto a disposizione la fibra e chi no. Non è una piccola cosa, per cui da qui dobbiamo partire, dare a tutti le opportunità”.
Per migliorare qualcosa che c’è, va riorganizzata la macchina comunale: “Se non lo facciamo, tutto si fermerà”. Non sarà facile “perché fare politica costa fatica. È fatica confrontarsi con la gente, è fatica decidere e prendere decisioni. Ma chi è con me lo farà. Di certo io farò il sindaco a tempo pieno, lo merita la città”.
L’idea della ‘città dei 15 minuti’ è il suo leit motive, significa permettere al cittadino di avere tutto a portata di mano, dal parco alla scuola, dai servizi sanitari al trasporto pubblico. “Pensiamo anche all’anziano che vuole andare a trovare un proprio caro al cimitero. Per riuscirci serve un trasporto di pubblico urbano, legare le frazioni al centro è determinante”.
Piccole, ma anche grandi idee: recupero del Mandozzi, del consorzio agrario di Casette, ex centrale alla Luce, “frazione ormai dormitorio”, e area Tosoni a Cascinare, che è il punto più complicato essendo privato. “Ogni recupero è determinante. Il Mandozzi è il focus di un percorso che poi interesserà tutto il centro storico, dove affronteremo anche il nodo parcheggi con servizi e impianti di risalita dal campo al cuore della città, senza dimenticare grazie a una piastra multifunzionale piccoli impianti sporti, area per la Contesa e per il mercato”.
Per rianimare il centro immagina master universitari insieme con Camerino e una nuova biblioteca multimediale, oltre agli affitti a dieci euro al mese per coppie under 35. Demolita e ricostruita la Bacci, che ha la palestra finanziata. Il Comune deve acquisire l’area sottostante la Bacci e creare un campus in stile americano. Infine, i parchi: dall’area di Santa Croce al Chienti, poi un percorso ciclopedonale lungo il fosso del Tribbio.
E per la Contesa, “se un Comune ci crede, ci deve investire. Entrando anche a pieno titolo nell’organizzazione”. È gratificato della candidatura. “Un compito impegnativo, per cui mi sono messo a disposizione sapendo la difficoltà. Siamo pronti”.
Vasco Errani ha ascoltato a lungo: “Quando ci si candida serve una idea di comunità, di quale possiamo costruire. Idee non segnate da trasformismo, opportunismo e personalismi. Quando la politica precipita in questa dimensione, perde il senso della sua funzione. Che è avere visione e passione, non solo voglia di esercitare potere”.
Un messaggio ai ‘sindaci’ e al loro ruolo: “I valori devono essere al centro dell’iniziativa. Il primo è il contrasto delle diseguaglianze, aggravate dal Covid. il centrosinistra deve avere nel suo cuore un punto fermo: rappresentare chi non ce la fa da solo. Amministrare non è tecnica, è politica. Bisogna dare risposte non consolatorie, ma per cambiare la condizione del cittadino: questo deve fare ed essere la sinistra, il ponte che evita il baratro sociale”.
L’ex presidente dell’Emilia Romagna, chiudendo la conferenza stampa, manda un messaggio anche al presidente del Consiglio, Mario Draghi: “Non è un problema di condizionatori, se l’Europa non mette un tetto al gas, lo deve fare l’Italia come fatto in Spagna. Il prezzo del gas impatta davvero sulle famiglie, sul loro presente. Il gas non costa di più per la produzione, ma per la speculazione, per la differenza tra finanza ed economia reale. Si parla di terza guerra mondiale con troppa leggerezza, si parla di uso militare. Dico che dobbiamo in tutti i modi evitare l’escalation. E l’Europa deve agire per un cessate il fuoco e una nuova idea di sicurezza. Non si può ancora pensare in modo unipolare, non si riporta il mondo a decenni fa. A noi serve una nuova Helsinki. Basta con l’esportazione della democrazia, serve un mondo policentrico”. L’arcobaleno alla base del simbolo lo ricorderà anche a tuti quelli che sceglieranno di votare a ‘Sinistra’.
LA LISTA. Alessandro Offidani, Maruska Antolini, Marco Gori, Jose Fulimeni, Monia Morlacco, Katiuscia Marinozzi, Fabrizio Sabbatini, Sauro Di Clementi, Grace Beato, Mirella Biancucci, Stefano Seghetti, Cristiano Virgili.
