Bisogna fare attenzione quando si entra nel semestre elettorale. Tutti si sentono portatori di verità. Chi governa parla con i milioni di euro, chi vuole diventare alternativa con progetti e promesse.
Il problema è che in questi momenti si rischia di partire con un pollo da 4 chili, venduto per sfamare tanti, ma in realtà ancora con le piume, le interiora e tutto quello che andrebbe tolto prima di spacciarlo per commestibile. Tradotto, ci si ritrova con un chilo di carne e poco più.
L’abilità di chi vende sta proprio nel far credere che le piume non ci siano. Si gioca con i milioni di euro e si scopre che passano con grande facilità da un angolo all’altro del territorio. Si gioca con le infrastrutture, finendo per coprire i dubbi politici di qualcuno con proposte incredibili, vedi l’arretramento dell’autostrada che imporrebbe investimenti miliardari. Si gioca con la difesa della costa, con piani decennali quando invece gli chalet sono mangiati oggi. Si gioca con la sanità, contestando l’uso di cooperative senza trovare soluzione alternative per assumere internamente. Giochi rischiosi.
Ognuno tira l’acqua al suo mulino, ancora di più oggi che sul campo non ci sono certezze neppure per i candidati. Chi sono, quali sono, con chi correranno? Le elezioni regionali, ma a breve inizierà il tran tran per le comunali, cambiano la dialettica e trasformano ogni parola in un dubbio. Una cosa però è certa. Di solito gli ultimi mesi di legislatura servono ai territori per incassare, quindi se il Fermano si compatta, cominciando a darsi una voce unica via sindaci o Provincia, potrebbe ottenere ben più di quanto creda, a prescindere da quel che poi voterà a maggio, trasformando il pollo piumoso in un tacchino ripieno.
* direttore www.laprovinciadifermo.com - presidente Cronisti Marche - @raffaelevitali - facebook/raffaelevitali