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La sfida del Gal Fermano: diventare agenzia di sviluppo. Borri: "Investiti 10milioni, siamo linfa per imprese e comuni"

16 Dicembre 2021

di Raffaele Vitali

MONTEGIORGIO – ‘La valorizzazione del territorio in chiave imprenditoriale’ è l’obiettivo che si è dato per il 2022 il Gal Fermano guidato dalla dottoressa Michela Borri.

“Ci sono opportunità che difficilmente si ripeteranno. E noi, insieme con Invitalia, vogliamo lavorare affinché i giovani e le attività restino in questa zona, che è bella e accogliente” sottolinea la presidente del Gruppo di azione locale, una società pubblico – privata che gestisce fondi europei, principalmente Psr. “Creiamo misure a bando per creare imprese, recuperare patrimonio artistico, migliorare il tessuto sociale. Il nostro ambito di azione si amplia, sempre nel rispetto delle normative e seguendo un percorso di ‘animazione’ territoriale che significa incontri mirati per gruppi nel territorio”.

Il Gal nel periodo 2014-2020 ha messo a terra 7,8 milioni di fondi europei, diventati poi più di nove grazie ad altre risorse recuperate. Sono diventati parte di una programmazione che supporta realtà che durano nel tempo. “Non si danno risorse per attività fine a se stesse” precisa la presidente che non riceve alcun compenso per l’impegnativo compito.

La nuova sfida di Michela Borri è fare del Gal una vera agenzia di sviluppo. Siamo tra i primi Gal della regione per impegno di spesa raggiunto. Dal 2017, 15 bandi, 42 imprese beneficiarie di cui 23 nuove e tre reti di imprese create”.

Borri, come nasce l’idea dell’agenzia di Sviluppo?

“Sono al terzo mandato, voglio andare oltre l’ordinaria amministrazione. Prima c’era il Cosif, oggi, con la Provincia depotenziata, il Gal ha nel suo modo di lavorare la programmazione dal basso e creare piani di sviluppo per seguire i bisogni del territorio”.

Siete in grado di crescere?

“Abbiamo conoscenza, relazioni con privati e pubblici. Voglio svolgere un ruolo e intercettare risorse diverse. Non per niente siamo accreditati con Invitalia e ‘Io resto qui’ che ci permette di intercettare ulteriori risorse”.

Come immagina di intercettare e usare le risorse?

“Intanto lavoriamo su quelle europee, poi creeremo collaborazioni esterne. Ci rivolgiamo principalmente al privato, che è quello che ha una carenza maggiore. Da qui relazioni dirette con le Pmi. In questi anni abbiamo ampliato il raggio e abbiamo chiesto di poter essere anche un braccio operativo nella gestione dei fondi sisma. se abbiamo avuto una premialità per aver usato il 92% dei fondi intercettati, significa che lavoriamo bene. E lo abbiamo fatto andando oltre il campo del turismo”.

Quale è la sua squadra?

“Una struttura leggera, 4 dipendenti, più un collaboratore esterno che seguirà lo sviluppo, ovvero Fabrizio Luciani. A lui abbiamo chiesto, come Cda, di cercare di agganciare risorse diverse e fare progetti che portino queste risorse che creino sviluppo. sono certo che con l’assessore regionale Mirco Carloni troveremo subito una intesa”.

Non c’è un rischio sovrapposizioni di compiti con il livello regionale?

“A livello regionale  si sta cercando di fare rete per la prossima programmazione. Se c’è un obiettivo regionale che è ad esempio puntare sui borghi, il Gal si occuperà di qualcosa di mirato. Non si vogliono creare sovrapposizioni. Non dobbiamo andare in concorrenza”.

Ma chi è il target ideale del Gal Fermano?

“Piccoli imprenditori sul territorio. Chi sviluppa eccellenze. Non trascuriamo scarpe e cappelli, oltre al vino. Non è solo innovazione quella che si cerca. Da gennaio il sito sarà dinamico, perché inizieranno a uscire i bandi. Questo territorio è ricettivo, ci sono piccoli comuni molto bravi a progettare e se non riescono noi mettiamo a disposizione anche dei consulenti. Non va dimenticato che quasi tutte le misure prevedono un cofinanziamento, proprio per essere certi della serietà dell’investimento”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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