FERMO – Come recuperare chi ha sbagliato e, una volta scontata la sua pensa in carcere, torna libero cittadino? Il tema è al centro delle attività del garante regionale Giancarlo Giulianelli che sta mettendo a terra un piano di attività trattamentali da avviare negli istituti penitenziari marchigiani. E non lo fa da solo. Ad esempio, in un caso, partner è la Svem, la Società Sviluppo Europa Marche, guidata da Andrea Santori.
“Abbiamo discusso – spiega Giulianelli – di formazione dei detenuti nel settore della calzatura. Una progettualità che dovrebbe riguardare la Casa di reclusione di Fermo. Si tratta di una scelta territoriale, considerata l’importanza del comparto economico proprio in questa zona, ma anche dell’esigenza di rafforzare le attività trattamentali in un istituto che ha sempre incontrato problemi per la loro concretizzazione, alla luce delle caratteristiche strutturali sicuramente inadeguate”.
Altro progetto, quello relativo alla musica. “In questo caso – prosegue il Garante – ho parlato con i responsabili di “Musicultura” per portare in carcere alcuni appuntamenti e far diventare alcuni detenuti dei giurati”. In questo caso, il carcere è ancora da individuare, no avendone uno suo la zona di Macerata.
Terzo progetto, a Pesaro nell’istituto di villa Fastiggi, dedicato alla sezione femminile: “Un corso di ceramica per le detenute. Ma è solo un inizio di una strada che stiamo intraprendendo con la Commissione Pari Opportunità della presidente Vitturini”.