FERMO - Potranno cominciare a farsi le ossa nelle aziende del Fermano gli studenti di terzo dell’Ipsia “Ricci” che nei prossimi giorni inizieranno l’alternanza scuola-lavoro. Nel giro di poche ore, tra i corridoi della scuola, sono stati tutti sottoposti a tampone rapido. Confortante l’esito, con gli oltre cento test eseguiti, risultati tutti negativi.
La scuola s’è fatta carico dell’acquisto dei tamponi, fatti dalle infermiere Maria Blasi, Francesca Trovatelli, Barbara Rossetti, Miriam Tassetti e Maria Cristina Testaguzza e dal medico Giuseppe Braico, tutti volontari. «Eravamo preoccupati degli ultimi dati diffusi a livello nazionale, relativi all’aumento dei contagi, soprattutto tra i giovani – spiega la preside Annamaria Bernardini – e ci sentivamo responsabili nei confronti delle aziende ospitanti e del sistema produttivo locale. Per questo, abbiamo deciso di intraprendere questa iniziativa».
Cinque le classi tamponate. Come la pandemia ha ormai bene insegnato, se fosse risultato anche un solo ragazzo positivo, tutta la classe sarebbe stata messa in quarantena e gli studenti non avrebbero potuto iniziare il lavoro nelle aziende.
Tutti negativi, si diceva, i tamponi processati. Frutto, per la preside, «dell’azione di prevenzione operata dalla scuola. All’inizio dell’anno scolastico – spiega Bernardini –, alcuni ragazzi erano restii a rispettare le misure previste, ma con il passare delle settimane l’azione educativa ha prodotto i suoi frutti. Adesso i ragazzi possono andare in stage in sicurezza».
Francesca Pasquali