FERMO – Fermhamente riparte. “I mesi di pandemia ci hanno spinto a delle scelte. Non abbiamo voluto rinunciare a determinati traguardi, a successi e tradizioni. Sarebbe stato semplice rimanere fermi ad aspettare, ma bisogna scegliere di vivere. Noi vogliamo rivedere la città piena di giovani, di persone che vogliono conoscere” sottolinea Micol Lanzidei.
Il programma è spalmato su sei giorni, quattro online e una due giorni, 23-24 ottobre, in presenza: “Un’edizione phygital molto ricca che speriamo sappia coinvolgere la città. Fermhamente insieme con l’Unipop, la Politecnica e le nostre scuole è un perno della Learning City Unesco”.
Il tema del festival è ‘Dimensioni’. “Il nostro è uno spazio dove parlare di scienza portandola tra la gente. Parleremo dell’impatto della pandemia in ogni campo. Ci siamo resi conto di come una particella microscopica abbia messo in ginocchio un pianeta gigantesco. Ecco che la dimensione è un concetto che viviamo ogni giorno. Il range dimensionale lo comprendiamo con la scienza, la tecnologia e l’uomo, che è alla fine chi sperimenta e fa scienza” spiega Andrea Capozucca, direttore scientifico del festival.
Ci saranno due appuntamenti dedicati a Dante Alighieri in apertura e chiusura del festival, incentrati sul suo essere divulgatore di scienza. “Si parlerà di Kandinskij e Dalì, ma anche dei viaggi di Gulliver e soprattutto della comunicazione della scienza. Bisogna mettere le persone nella condizione di capirla, facendo sedere gli esperti tra il pubblico con il compito di elevarlo. L’obiettivo finale è il ‘be yourself up’, ovvero elevarsi”.
Intesa con Trenitalia, che aprirà le officine di Ancona, e con l’Accademia della Scienza di Napoli e le quattro università marchigiane “che presenteranno proposte originali per noi”. Due appuntamenti con Luca Mercalli sull’emergenza clima, il primo giovedì 21 alle 21.30 in live streaming, mentre venerdì mattina incontrerà le scuole.
A Mauro Labellarte il compito di dare i numeri che dimostrano l’efficienza di Fermhamente che taglia il quinto anno di vita. Tre anni in presenza e uno online: 30mila visitatori, 40mila utenti che hanno usufruito del materiale sul sito, 238 laboratori-spettacoli, 200 contenuti originali pubblicati sul database, 380 ricercatori e divulgatori coinvolti, 250 studenti resi protagonisti in parte attiva, due contest che hanno già ricevuto 2200 opere selezionate poi dagli esperti guidati da Stefano Papetti e dal pubblico, 3 call internazionali e 30 location nel cuore di Fermo per rendere la scienza ‘hands on’”.
L’edizione che si apre il 18 prevede 54 attività che si chiuderanno domenica 24 con tre conferenza in presenza. In presenza, ad aprire la domenica in presenza sarà una fermana che insegna all’università di Torino, Eleonora Ficiarà, con un incontro alle 16 sulle nanotecnologie e poi si chiuderà alle 18 con il professor Luciano Rezzolla e chi per la prima volta ha fotografato un buco nero.
Sono 124 le classi prenotate, un quarto quelle fermane, quindi una media di 2500 ragazzi da sette regioni differenti. “Abbiamo pensato a un gioco sulla scienza pensato per le scuole di Fermo. Chi risponderà più velocemente e in maniera corretta, vincerà un buono su Amazon da 20 euro e la classe della scuola vincente riceverà un buono da 50 euro”.
‘Call for ideas’ per persone e scuole, in modo che tutti possano diventare protagonisti, questo è Fermhamente. “Lucca e Trieste sin sono aggiunge alle città dell’apprendimento Unesco alle tre iniziali, Fermo, Torino e Palermo. Con il Festival stiamo diventando un ponte di relazione tra le città Unesco. Siamo tornati da poco dal festival della Scienza di Trieste, creando un nuovo legame con Fermo”.
Peer Labellarte e Capozuccca non va mai dimenticato che “la realtà non è solo 2+2, è molto complessa. Un festival del genere aiuta a scoprire le complessità della vita e le possibili soluzioni. Fermhamente vuole essere attività di elevazione culturale, economica e sociale. È uno strumento, vogliamo che gli imprenditori portino la loro scienza a servizio dei ragazzi” proseguono le due anime del festival della scienza.
Le deve capire il Fermano e il suo tessuto economico: “Noi vogliamo aiutare i giovani a cambiare l’atteggiamento verso la scienza e quindi la loro vita. Oggi, senza le conoscenze scientifiche il Covid non lo affronteremmo. Bisogna fidarsi, ma questo avviene se capiamo. Fermhamente si dà questo come obiettivo, sapendo che è faticoso e che il tessuto è restio, ma il potenziale è enorme” conclude Labellarte ricordando che Prisma e Focus Junior sono confermati come media partner.