PORTO SAN GIORGIO – Domani alle 11, di fronte all’ospedale di Porto San Giorgio, anzi all’ex nosocomio, si fronteggeranno due visioni diversi di sanità.
Da un lato c’è quella della direzione dell’Area vasta guidata da Roberto Grinta, dall’altro c’è quella del sindacato, che alza la voce per i dipendenti. Alle 11, un presidio organizzato dalle Rsu, unite senza colore, ribadiranno che “la situazione che si sta verificando all’interno dell’Area Vasta 4 a seguito di una grave ed ormai costante carenza di personale, spinge la direzione, per garantire il recupero di unità di personale da destinare alla copertura dei turni assistenziali lasciati scoperti nei vari reparti per le ferie estive e picco contagi Covid, a prendere decisioni che impattano fortemente su alcuni servizi”.
Tra i servizi che subiscono un taglio ce ne sono diversi: “Anche all’interno del carcere di Fermo il servizio sanitario è stato affidato a una cooperativa. Intanto si chiudono servizi di eccellenza come la riabilitazione di Porto San Giorgio ed è inaccettabile che i malati siano trasferiti come pacchi” ribadiscono i sindacati (nella foto Donati, Cisl, con Grinta, Asur).
Ma è qui che la visione cambia. “Oltre la metà dei degenti non necessita di trasferimento in altra struttura, perché proseguirà il trattamento in regime ambulatoriale, attraverso un’attività più intensiva, utilizzando le stesse fisioterapiste e i medesimi spazi riabilitativi. Utilizzando anche il robot”. Sulla chiusura, Grinta ricorda che è la stessa utilizzata anche prima del Covid. “Per cui, assistenza garantita. Siamo noi che abbiamo voluto la riapertura della Rsr di Porto San Giorgio, ripartita dall’ottobre del 2021 dopo un anno di interruzione, una struttura di elevato livello qualitativo. E anche per questa l’abbiamo potenziata”.
L’elenco di Grinta parla di un Vibra 3.0, che eroga vibrazioni meccano sonoro selettive ad onda quadra, per trattare in modo non invasivo patologie muscolari e neuromuscolari. “E poi il Vitalstim, sistema di elettrostimolazione neuromuscolare per trattare disfagia e paralisi del facciale centrale e periferico. Viene utilizzato in patologie (ictus, Parkinson, ecc) che danneggiano il sistema nervoso ed influiscono sulla capacità di deglutizione”.
La direzione rinnega anche il taglio a livello di personale: “Il Piano assunzioni è stato approvato ed inviate le richieste al centro unico di reclutamento. Sono stati prolungati dal 1 luglio i contratti in scadenza per 15 infermieri e si sta procedendo con le stabilizzazioni del personale avente diritto”.