FERMO – La speranza è che sappia scegliere il farmaco giusto per accelerare lo sviluppo dell’ospedale Murri di Fermo. Il nuovo direttore generale dell’Area Vasta 4 dovrebbe arrivare da Fano, o meglio da Jesi visto il luogo di lavoro: si chiama Roberto Grinta, 58 anni, specializzazione in Farmacia. Ma non è un uomo da bancone, bensì chi da anni controlla i conti, gestisce gli ordini, evita gli sprechi nel mondo dei farmaci all’interno delle Asur.
L’assessore Filippo Saltamartini confermerebbe così il suo leit motive: “Non serve un dg del luogo, serve unno capace”. Una scelta complessa che ha impegnato la Regione oltre ogni aspettativa, visto che per la piccola Asur la partita si doveva chiudere un mese fa. Invece, troppi dirigenti entrati papa e usciti cardinali dal concistoro presieduto dalla direttrice generale Nadia Storti. Su tutti il dottor Carelli, che sembrava il nome certo dentro la terzina. Ma è un po’ come il gioco delle carte sui banchetti, cambiano spesso i protagonisti della terna e trovare quella giusta è difficile.
L’unica certezza è che in lizza è rimasto fino all’ultimo Giuseppe Ciarrocchi. Che paga una sola cosa: la sua vicinanza passata al mondo del Partito Democratico e l’aver lavorato fianco a fianco con il dimissionario, o dimissionato, Licio Livini. “Discontinuità” era l’altra linea data da Saltamartini.
Ma trovare nomi nuovi, Carelli a sua volta sconta le precedenti esperienze, non è facile in un sistema che dalla nascita della regione è stato governato dal centrosinistra. Perché alla fine la politica conta eccome e Fermo, da tempo, era inserita in quota Lega (quali proposte dal Carroccio locale?, ndr), lasciando a Fratelli d’Italia il Piceno di Castelli.
Si iniziano così a muovere le caselle della sanità, anche se la vera rivoluzione arriverà quando ci sarà il cambio della direzione generale, con la Storti che entro fine anno dovrebbe passare gli Ospedali Riuniti, se si troverà l’accordo con la Politecnica.
Il Fermano incassa la scelta altrui, senza colpo ferire. Una provincia che ama attendere, silente quando stava saltando Livini silente in questi mesi di casting, che poi raccoglie quel che arriva sperando che Grinta sia il piatto prelibato e non un boccone amaro per chi senza troppa convinzione ha provato a chiedere un direttore generale del territorio.
r.vit.