FERMO - La sanità di Fermo perde uno dei suoi pezzi pregiati. Questa volta non in corsia, ma in ufficio. Alberto Carelli, attuale direttore amministrativo dell’Ast di Fermo, vola al nord per diventare il nuovo direttore generale dell’Ast di Pesaro.
La giunta Acquaroli, dopo il caos seguito all’uscita di scena di Nadia Storti, ha pescato il tonno più pregiato e ha prelevato dalla piccola Fermo l’uomo dei conti, la spalla sicura del dg Roberto Grinta. Del resto, Carelli negli ultimi due giri di nomine era sempre stato tra i papabili direttori generali, ma alla fine gli era stato sempre preferito qualcun altro.
Ma nel momento del vero bisogno, la sua esperienza maturata in anni tra Macerata e Fermo, per ricordare solo gli ultimi impegni, sarà funzionale a un’Ast che unisce tre grandi realtà come Pesaro, Urbino e Fano. “Entra in carico il primo Maggio” specificano in una nota il governatore Acquaroli e l'assessore Saltamartini.
Neppure quindi il tempo di riorganizzarsi per la sanità fermana che già è priva del direttore sanitario, dopo la scelta della dottoressa Bianchi di cambiare regione. Al suo posto, ad interim, c’è Vesprini. Grinta si ritrova così senza i due perni dell’attività gestionale dell’Ast, trovati dopo il suo ritorno al posto di Gentili.
E questo in un momento in cui bisogna chiudere con il cantiere di Amandola per aprire l’ospedale, mentre bisogna trattare con i sindacati assunzioni e premi, mentre va definito il futuro dell’ospedale di Campiglione, su cui lavora proprio Vesprini. Di certo per Pesaro un bell’acquisto che porterà se non serenità almeno esperienza e capacità. Per Fermo la conferma che non è al centro del pensiero regionale.
r.vit.