ANCONA – “Nell'ultimo anno abbiamo cercato di accelerare il più possibile e oggi siamo al nastro di partenza per la nostra visione e il nostro programma per la sanità marchigiana. Con un nuovo approccio della sanità marchigiana che auspichiamo possa portare i primi risultati positivi già nel prossimo autunno".
Il compito assegnato dal presidente della regione Francesco Acquaroli ai nuovi direttori generali delle Ast è chiaro. “Dg scelti sulla base di un rigoroso screening esclusivamente professionale, che ha portato all'individuazione dei migliori professionisti da incaricare" ha aggiunto l’assessore filippo Saltamartini. Che ha ricordato a tutti “che le Marche sono la terza regione in Italia sui Lea (Livelli essenziali di assistenza) e che beneficeranno quest’anno, per questo motivo, di un aumento di finanziamento. Siamo consapevoli che le liste di attesa vadano migliorate, ma non si può affermare che la situazione sia peggiorata”.
Per ogni direttore un compito preciso per dare concretezza alla scelta di smantellare l’Asur. Tra i volti noti Nadia Storti, ex dg dell'Asur, ora chiamata alla guida dell'Ast Pesaro Urbino. “In un'azienda come quella di Pesaro, dove dovevano fondersi le due aziende Marche Nord e quella territoriale, non potevamo che scegliere una professionista con una visione globale del sistema. A lei affidiamo la missione importante della fusione delle due aziende e quella di garantire servizi adeguarti in grado di contrastare la mobilità passiva verso altre regioni”.
Per Daniela Corsi, che guida l'Ast Macerata, un dovuto riconoscimento per “la dimostrata capacità organizzativa nel gestire i servizi nella zona di Camerino e per l'efficienza nella gestione dell'ospedale Covid di Civitanova Marche che ha operato principalmente con personale dell'area vasta di Macerata”.
Per Fermo si è scelto il Dg dal curriculum più ricco, Gilberto Gentili: “Porterà la propria «esperienza professionale poliedrica (dal Piemonte, all'Umbria e alle Marche) per garantire un equilibrio ai problemi di quel territorio” aggiunge l’assessore alla Sanità.
Problemi che significano carenza di personale e di servizi, no per niente Gentili nella sua prima intervista ha parlato di potenziamento di emodinamica e pronto soccorso in attesa di aprire i due nuovi ospedali. E ieri, al cospetto dei vertici della Regione, ha ribadito: “Con grande onore e orgoglio torno nella mia regione dopo esperienze in altre realtà, assicurando il massimo impegno in questa nuova avventura che riveste uno spessore di efficienza ed efficacia che tutti conosciamo perfettamente, in un settore cruciale come la sanità”.
All'Ast di Ancona torna Gianni Stroppa, “una vecchia conoscenza del sistema sanitario regionale, rientrato dall'Abruzzo. In questa realtà territoriale la sanità marchigiana schiera una grande concentrazione di strutture (compresi ospedale regionale e Inrca) e professionalità che devono garantire un coordinamento per assicurare servizi efficienti”. Tra le new entry Nicoletta Natalini dovrà affrontare il delicato equilibrio del Piceno: “Porterà soprattutto le sue capacità organizzative per superare problemi contrattuali che si trascinano dal 2017, nonostante una riparametrazione dei fondi avvenuta con legge regionale”.
Infine, Marco Armando Gozzini, dg dell'azienda ospedaliero universitaria delle Marche da qualche mese, il neo direttore del dipartimento Salute Antonio Draisci, “esperto capace di far quadrare i conti, perché il diritto alla salute si fonda sull'appropriatezza della spesa pubblica”, e la professoressa Flavia Carle all'Agenzia sanitaria, “ricercatrice preparata, per verificare la coerenza di risposta dei servizi alle esigenze della comunità”.
@raffaelevitali