FERMO – La regione Marche batte un colpo in favore del settore moda, che per il Fermano significa linfa vitale, ma lo fa senza una vera condivisione di progetti. Questo emerge dopo la presentazione di “Fiera Smart 365” che è riservata alle aziende del settore “calzature e accessori - pelletteria- cappelli”.
Le domande scadono il 2 maggio, basta inviare una mail a funzione.InnovazioneRicerca@regione.marche.it l’assessore Mirco Carloni, che ha le deleghe al settore economico, l’ha concordata con Ice-Agenzia. “Tra le varie attività previste è stata lanciata la possibilità di aderire alla piattaforma Fiera Smart 365, prevedendo una serie di B2B virtuali tra imprese marchigiane e buyer stranieri con particolare focus sui Paesi di interesse per i principali settori marchigiani, quali calzature, mobile, agroalimentare e abbigliamento” spiega Carloni.
L’elenco dei Paesi è lungo: per il settore calzatura e pelletteria, 27 e 28 maggio 2021, avrà l’opportunità di interfacciarsi con i mercati di Usa, Francia, Svizzera, Belgio, Russia, Giappone, Cina, Polonia, Svezia, Hong Kong, Olanda, Tailandia, Kosovo, Croazia, Bosnia Erzegovina, Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, Bahrain, Serbia, Slovenia, Taiwan. Un lungo elenco con all'interno anche paesi 'improponibili' per il target del distretto.
Idea apprezzabile, visto che è gratuita, ma fatta cadere dall’alto: “Ci sarebbe piaciuto essere coinvolti, non apprenderlo dalla stampa. Temo che sia una soluzione tardiva e di breve durata, perché non appena riprenderanno le fiere in presenza sarà qualcosa di superato” commenta Valentino Fenni, presidente ‘dimissionario’ della sezione calzaturieri di Confindustria Centro Adriatico, ovvero il motore nazionale del settore. Fenni, tra l'altro è vicepresidente nazionale di Assocalzaturifici, l'associaizone che raprpesenta 70mila lavoratori e migliaia di imprese, una risorsa che Carloni, Acquaroli e company farebbero bene a usare.
Quello che non convince Fenni sono la data, poco prima del Pitti, e il metodo organizzativo: “Il nostro sistema dovrebbe cominciare a correre. Forse era meglio ragionare su dei voucher per usare al meglio le risorse, unendole a quelle che mette a diposizione la Camera di Commercio. Di buono c’è che per i calzaturieri comunque è gratuita. Spero che per le prossime iniziative venga prima sentita la parte imprenditoriale di riferimento, quella che produce”.
Carloni però ci crede: “Le imprese hanno l’opportunità di proporsi e di incontrare virtualmente i buyer stranieri, anche grazie al valore aggiunto dello scouting dei mercati esteri curato della rete Ice nel mondo. Le imprese avranno inoltre l'occasione di prepararsi attraverso la partecipazione a webinar di formazione su normative, legislazioni e opportunità dei paesi target individuati”.
Raffaele Vitali