FERMO – Confindustria Centro Adriatico torna al centro dell’attività politico economica regionale. In attesa di conoscere il futuro delle due territoriali di Ascoli Piceno e Fermo, il presidente Valentino Fenni lavora su più tavoli per evitare errori di strategia che il territorio non può permettersi.
Dopo aver toccato il tema dell’agroalimentare pochi giorni fa, è il turno della moda, uno dei motori economici della regione. se ne è parlato aa lungo durante un incontro tra il direttivo della sezione calzaturieri, l’assessore regionale al Bilancio Guido Castelli e il consigliere regionale Andrea Putzu, che guida la commissione Sviluppo Economico.
“Abbiamo evidenziato – spiega Fenni, che è anche vicepresidente nazionale di Assocalzaturifici - le necessità e le progettualità di un intero comparto che va dalle calzature agli accessori per arrivare ai cappelli. Temi interprovinciali che hanno nel distretto fermano-maceratese il perno”.
Tra i vari temi, discussi anche con il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, e Andrea Santori per il confidi unico, c’è ovviamente il credito. E qui sono arrivate importanti aperture. “Il consigliere Putzu sta lavorando alla proroga della legge 13 che attraverso il Confidi garantisce finanziamenti a tasso agevolato restituibili in sette anni”. La seconda richiesta legata al credito riguarda il finanziamento dei campionari fino a 50 mila euro a stagione, restituibili a 24 mesi.
Indicazioni precise Fenni e i calzaturieri le hanno date in merito all’internazionalizzazione. “Non ha senso ragionare su scelte politiche, sul decidere a priori quale iniziativa finanziare. È più funzionale, come già sperimentato in passato, adottare il metodo dei voucher in modo che ogni azienda possa utilizzare le risorse per partecipare all’evento nel mercato di riferimento. Basterebbe mettere a disposizione un plafond alla Camera di Commercio in modo da finanziare davvero programmi di internazionalizzazione funzionali”.
Infine, la questione nuove collezioni. Anche qui, importanti novità le ha spiegate Guido Castelli. “Ci ha parlato – riprende Fenni – di linee guida anche in vista dell’arrivo dei fondi europei: ci sarà spazio per innovazione, sostenibilità, economia circolare, attenzione all’ambiente e al riciclo. Per questa tipologia di prodotti la Regione sta valutando una serie di bandi con risorse a fondo perduto. Ma per non sbagliare, l’assessore si è impegnato a organizzare, insieme con il collega di Giunta Carloni (Sviluppo economico e Agricoltura), una serie di incontri con le associazioni di categoria. Sapere che al tavolo c’è sempre Confindustria Marche, che è la voce di ogni territorio, è per noi una garanzia”.
Tanto da fare, ma il percorso sembra ben avvito: “Ci ritroveremo presto. Non bisogna mai dimenticare – conclude Fenni – che il nostro è uno dei primi d’Italia. Il Pnrr è un’opportunità, come la capacità di utilizzare i fondi europei. In questo l’assessore Carloni ha già dimostrato nel settore agricolo di sapersi muovere bene con le imprese, per cui attendiamo che le buone pratiche ora vengano cucite addosso al settore moda che ha bisogno di una Regione presente e vicina in vista dell’autunno, ma soprattutto del 2022”.