FERMO – Il Cesena non aveva mai vinto al Recchioni. In cinque partite aveva rimediato solo due pareggi. E non tanto perché la Fermana degli anni precedenti fosse più forte, ma quantomeno sapeva quando alzare il piede da terra per non far passare l’avversario.
Insomma, il Cesena non passava al Recchioni perché gli era difficile costruire le due azioni che hanno chiuso il match già nel primo tempo. Più facile che finissero con un giallo per uno dei giocatori della Fermana. In questo freddo sabato sera è invece bastato un tempo per regalare ai romagnoli la prima vittoria che li proietta ai vertici della serie C.
Passi l’errore di Mordini che ha dato il via al contropiede dei bianconeri, ma che un classe 2004 prenda palla prima del centro campo e si faccia trenta metri con tanto di veronica prima di passare la palla nei piedi all’attaccante per il gol, proprio non va bene. Tra Spedalieri e Padella no si sa chi si sia mosso peggio.
E così che Pierozzi senza fatica pennelli un cross che Corazza deve solo spingere in rete coni centrali a guardare. Discorso a parte per il primo gol, frutto di un errore di Spedalieri a freddo, dopo meno di due minuti. Quello che è mancato ai canarini è la grinta, la rabbia agonistica che in queste partite è l’unico ingrediente che può limare le enormi differenze tecniche.
Perché poi bisogna essere onesti, il Cesena è più forte anche senza alcuni perni dell’undici titolare. La differenza in campo la fanno i piedi a parità di impegno. Nota di merito ai tifosi, che hanno cominciato a cantare al primo minuto e non si sono fermati mai, a parte mentre le squadre rientravano negli spogliatoi all’intervallo. Un solo coro per chiedere ‘lotta’. Giusto, da parte loro, ma anche consapevolezza che il divario è troppo.
Ci si aspettava qualche cambio, ma Bruniera preferisce far scaldare bene i panchinari prima di gettarli nella mischia di una partita corretta, che nel secondo tempo diventa poco più di un allenamento agonistico. Fuori Spedalieri, serata da dimenticare in fretta, fuori Grassi, leggero ed evanescente, dentro Pinzi e Curatolo. Bruniera vuole dire ai suoi che almeno bisogna provarci, ma in porta i gialloblù non tirano mai. Un bel fraseggio a cento campo fa arrivare almeno la palla nell’area piccola del Cesena al 22’. Ma chi segna ancora è il Cesena con Chiarello. Il poker è servito. D
omani riposo, poi di nuovo i campo per allenarsi e preparare la trasferta di Pesaro.
