FERMO – La prima dell’opera a Fermo è un momento speciale. Ma quest’anno lo è ancora di più. Una piccola pergamena all’ingresso per ogni spettatore. Una volta aperta, la scritta ‘Prima solidale’. “Un progetto importante per la città di Fermo, legato alla Fattoria Sociale Montepacini” spiega l’assessora Micol Lanzidei, avvolta nel suo abito rosso.
E infatti, in cucina c’è anche Aurelio Damiani, lo chef che si è dedicato allo sviluppo sociale degli ospiti della fattoria, donando il suo tempo e insegnando tecniche e piatti ai talentuosi ospiti che hanno saputo dal nulla, sotto la guida di Marco Marchetti.
“Una sfida battezzare la prima, affidare alla città che si stringe al Teatro dell’Aquila vivendolo come luogo di comunità, il mondo di Montepacini. Il bello è stato che la Fattoria ha saputo di suo coinvolgere decine di aziende e tutte queste persone alla fine hanno sostenuto anche noi. Tutti hanno voluto esserci” ribadisce soddisfatta l’assessora mentre accoglie gli invitati alla prima, al Ballo in Maschera che la musica di Verdi rende sempre coinvolgente.
Tutti coinvolti. “Dai ragazzi del Carlo Urbani a Fonte di Palme che ha donato l’acqua fino a Top Catering che ha fornito le vettovaglie. Un fare rete, una catena solidale nel segno della musica solidale che dimostra il cuore di Fermo. E poi il Liceo Artistico che ha realizzato 700 mascherine per creare una coreografia anche tra platea e palchi”. Anche il Forno 180 Gradi ha aperto le sue porte al territorio, coinvolgendo gli utenti di Psiche 2000 che hanno riempito i panettoni.
Nulla è stato lasciato al caso. All’ingresso, insieme con la pergamena, oltre al plastico restaurato del Teatro dell'Aquila, anche il gadget di Danhera, che ha regalato uno sconto. “Parte dei soldi di solito destinati all’organizzazione della serata, magari il piccolo regalo, abbiamo scelto di convogliarli nel recupero del forno storico della Fattoria. Il Comune ha fatto il suo, ma abbiamo inserito anche l’iban perché chi vuole può fare una sua donazione per arricchire ancora di più Montepacini, che per Fermo è davvero il centro di un mondo a volte neppure conosciuto” ribadisce l’assessora che ha avuto dall’ufficio Cultura un grande supporto, visto che tutto è stato più complesso.
Questa è l’anima solidale di una prima ‘speciale’, poi c’è quella glamour con il sindaco elegante come non mai a fare gli onori di casa insieme con l’assessora mentre sfilano in abiti da sera e cravatte politici, imprenditori, medici, avvocati e tante istituzioni. “E’ un momento di incontro, di confronto, di dialogo anche con chi non ti aspetti. Sono contenta, ma è l’aspetto che va oltre l’opera ad avermi reso orgogliosa”.
La speranza è che il messaggio sia passato. “Sono certo che ogni invitato si sia trovato bene, ancora di più dopo aver aperto la pergamena. E così i tanti che hanno comprato il biglietto, alla fine più di 600 persone pe runa prima che, piaccia o no l’opera, avrà scaldato il cuore in questa fredda serata d’inizio inverno” conclude Lanzidei.
E' il momento di entrare, c'è un'Opera da ammirare, una scenografia curata ed elegante che si apre con un palloncino che volando percorre tutto il palco. Il 'Ballo in maschera' è iniziato.
r.vit.