FERMO – Più forti del maltempo. Ma non deve stupire, le donne quando vogliono una cosa, la raggiungono. Ancora di più se è rosa, ovvero destinata a favore la prevenzione e l’attenzione al mondo femminile che tropo spesso trascura screening e visite per poi trovarsi a dover affrontare un tumore.
La Lilt, con i suoi vertici Costantini e Bisonni, supportati da Doriana Valori, ha richiamato centinaia di donne (oltre tremila euro raccolti con le iscrizioni) ma anche diversi uomini capitanati dal prefetto Edoardo d’Alascio che non ha esitato a indossare la maglietta della camminata sotto la giacca: insieme hanno colorato il centro di Fermo.
Partenza in piazza del Popolo tra nebbia e gocce di pioggia, arrivo al duomo, senza pioggia e con tanta voglia di dirsi bravi e brave prima del pezzo di crostata, premio a chi ha completato i 4 chilometri, offerto dalla Caramella e da Vizi e Sfizi. Il tutto con il ritmo dato dalla consigliera comunale, presentatrice per l'occasione, Silvia Remoli.
“Camminare per un cristiano è esperienza anche caratterizzante, è una metafora della vita. Non è mai un girare senza meta, camminare è sempre verso qualcosa. Oggi nel vostro zainetto portate quello che è essenziale, quello che vi fa stare bene. E poi – ha sottolineato l’arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio - camminiamo per la ricerca, la vita si allunga, ma deve essere una vita capace di supportare le fragilità e le malattie”.
Sono tanti i volti delle istituzioni presenti. c’è praticamente mezza giunta di Fermo, dall’assessora alle Pari opportunità Micol Lanzidei che ha ricordato “che noi donne dobbiamo imparare a volerci bene e a prenderci il nostro tempo”, alle assessore Cerretani e Di Felice, fino a quello allo Sport Alberto Scarfini che ha ricordato “l’importanza del fare le cose insieme”.
Il prefetto ha ascoltato, tutti immaginavano che se ne sarebbe andato dopo lo start e invece, senza esitare, ha affrontato salite e discese di Fermo: “C’è una parola che voglio ricordare a tutti ed è solidarietà, che significa attenzione agli altri in ogni momento. Grazie a voi per quello che fate”. Che sia una persona sensibile lo dimostra ogni giorno, anche incontrando le realtà principali, come le dragonesse delle Infinitae, in massa alla camminata, che ha ospitato in prefettura pochi giorni fa.
Immancabile è Maria Lina Vitturini, la presidente della Commissione regionale Pari opportunità che non si ferma mai. Lei è una sportiva, ma soprattutto è una donna che ama metterci la faccia e spingere sui diritti e la valorizzazione del mondo femminile: “Oggi sfidiamo il tempo, come lo facciamo ogni giorno con le malattie. Ognuno ha il compito di sostenere chi si impegna e la Lilt è una delle realtà principali” ha ribadito, affiancata dalla presidente provinciale Palma e da esponenti delle varie commissioni cittadine.
La voce della Lilt in queste occasioni diventa quella del dottor Luigi Acito, l’oncologo senologo che dona il suo tempo all’associazione, anche perché sarebbe difficile opporsi alle chiamate e richieste di Federico Costantini: “Non dirò molto, ma ricordo a tutte che camminare, almeno 20 minuti al giorno fa bene”. Concetto ripreso da Silvia Giannini, la coach delle Infinitae, un passato da paziente del dottor Acito: “Purtroppo è la malattia che ci sceglie, noi però non dobbiamo rendere il nostro corpo fertile per farla crescere. Per cui impegniamoci”.
È il momento di partire, c’è chi si è portato i bastoncini, il nordic walking come il dragon boat fa bene anche a chi ha subito una operazione al seno, chi i k-way e cappellini, per tutti maglia rosa d’ordinanza e sorriso: Fermo cammina. Anzi corre verso la prevenzione.
r.vit.