MONTOTTONE - “Nonostante il diniego dei responsabili della Regione Marche la pietra per mio padre Mario Corradetti l'ho acquisita a mie spese e l’abbiamo posizionata davanti al portone di casa a Montottone” racconta il figlio Rossano Corradetti.
Questa mattina una cerimonia emozionante che ha permesso di scoprire la pietra d’inciampo, realizzata dall'artista tedesco Gunter Derming, lungo il selciato che porta alla casa che fu di Mario Corradetti, deportato nei campi di concentramento di Sandbostel e Wietzendorf per essersi rifiutato di combattere accanto alla Wehrmacht,
Diversi cittadini, oltre al sindaco, hanno preso parte alla cerimonia. “Una pietra che dedico a tutti gli internati italiani. A chi ha sofferto la prigionia ma non ha mai perso la dignità. A chi ha sopportato i soprusi dei nazisti”.
Soddisfatto il sindaco Giovanni Carelli che ha ringraziato Corradetti “che con il suo impegno non permette di dimenticare la storia. Montottone da oggi è un comune che aiuterà tuti a ricordare, ad avere memoria”.