FERMO – Una pubblicazione che il presidente Amedeo Grilli voleva fortemente. E che oggi i vertici della Carifermo portano a compimento, dando il via a quello che sarà un periodo di iniziative in vista dell’anniversario della scomparsa dell’ex volto di punta della Carifermo.
“Di mare e di gente’ è il libro di Enzo Romagnoli. “Un libro che ha due padri: l’autore Enzo Romagnoli, che ha saputo raccontare la tradizione, vivendo a contatto con chi praticava la piccola pesca, e Grilli che ha ispirato il progetto” racconta Giorgio Girotti Pucci, presidente Fondazione Carifermo.
“Un progetto nato per amicizia tra Grilli e Romagnoli. Il presidente era rimasto colpito dalle foto sulla marineria di Porto Potenza. Suggerì di realizzare un vero reportage che diventa ora, oltre che pubblicazione, una mostra. Per me – prosegue il, numero uno della Fondazione – una scoperta. Da non esperto di fotografia sono rimasto colpito, le foto raccontano la comunione tra i pescatori e il fotografo”.
Protagonisti sono i pescatori di Porto Potenza Picena. “Grilli nella sua prefazione fa emergere il valore della foto, ma soprattutto dell’attività in via di estinzione, che invece rappresenta quanto di più sostenibile. Il pescatore è il primo amico dell’ambiente, della natura. L’importante è non perdere la tradizione, la sua forza. Cosa che invece sta avvenendo”.
Per il presidente della Carifermo, l’avvocato Palma, è un volume che parla di amicizia. “Noi tutti abbiamo un debito di riconoscenza verso l’ingegner Grilli, motore di crescita e sviluppo del territorio. La banca, e con lei la Fondazione, continueranno con specifiche iniziative di commemorazione dell’opera e della sua figura in vista dell’anniversario della scomparsa a fine ottobre”.
L’autore è emozionato. “Tanti anni mi hanno legato a Grilli, grande appassionato di fotografia e di arte. Nel 2018 è nata l’idea del libro, dopo una mostra che ha convinto Grilli che dietro ogni scatto ci fosse una testimonianza storica, di chi andava in mare e di chi poi con quel pesce lavorava a terra” racconta Romagnoli.
Fino a dieci anni fa c’erano sette pescatori a Porto Potenza, poi due, oggi ce ne è uno solo addetto alla piccola pesca. “Parliamo di barchini di sette metri per due, che pescano con le reti. Basta che si impigli e si rompa, che il guadagno di giornata è andato” prosegue Romagnoli.
52 le foto in mostra da sabato a Palazzo dei Priori, dove si potrà comprare il libro, in 75 copie: il ricavato andrà alla Minori Onlus di Capodarco oltre che alla Lega del Filo d’oro. “Questo lavoro ci racconta la parte nobile della fotografia, la testimonianza di quel che si è perso o si sta perdendo. Romagnoli permetterà a chi ci sarà in futuro di studiare qualcosa che non si può conoscere”.
Qualcosa che Grilli, nella sua prefazione, studiando dal lato economico la piccola pesca, abbina alla sostenibilità: “Questi pescatori – si legge – rispettano gli habitat marini, non danneggiano i fondali, inquinano pochissimo, eliminano sprechi. Il pesce sano è ecologicamente sostenibile quando è il risultato di un sistema produttivo rispettoso dell’ambiente e delle risorse. Questa è la pesca costiera marchigiana”.
Lumachine, seppie e reti si incrociano nel libro. “Il ruolo del fotografo è di benefattore della comunità, contribuendo a mantenere nel futuro qualcosa che sparirebbe” aggiunge Claudio Marcozzi. La chiosa è per il direttore generale Ermanno Traini: “In questo libro c’è il territorio, la tradizione, quello che segna la nostra banca e la storia del nostro ex presidente. Grilli mi sorprendeva spessissimo, con argomenti lontani dalla banca e dall’ingegneria. E questo dell’amore per la piccola pesca è uno di quelli, con lui che raccontava di andare al mercato ittico alle 4 del mattino. Ma usava dettagli, quindi era vero. Mi è mancato di andarci insieme, per cui – conclude Traini dando a tutti appuntamento a sabato alle 17 a San Filippo Neri e poi alle 18 alla mostra - è bello poterne leggere”.
