FERMO – Re dei due mari. Gino Sabatini è stato nominato, durante l’incontro a Budva in Montenegro, nuovo Presidente del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio. Una rete che unisce le Camere di Commercio appartenenti ai Paesi della Regione Adriatico Ionica: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia, Slovenia.
La mission è semplice: potenziare le sinergie e le opportunità per lo sviluppo socio-economico dell’area. Questo ponendosi come stakeholder dentro l’Eusair, la strategia che valorizza il patrimonio culturale, traducendo nel concreto il concetto di coesione territoriale, di protezione ambientale, di sviluppo economico e sociale sostenibile.
Ancona è da sempre il perno, visto che tutto è partito nel 2001 sotto San Ciriaco. Era un modo per ripartire dopo la lunga guerra balcanica. Da allora molta strada è stata fatta in termini di cooperazione economica ed integrazione, anche se il processo di ingresso dei paesi dell’area balcanica in Europa non è ancora concluso. Il Montenegro ad esempio ha presentato domanda di adesione alla UE 15 anni fa e ancora non è parte dei 27 Stati membri.
La presidenza italiana, segnatamente marchigiana, durerà due anni. “Cooperare è il contrario di dividere ed è sotto gli occhi di tutti, oggi più che mai, quanto le lacerazioni tra comunità possano portare a collassi drammatici orribili da attraversare e da cui è difficile uscire, con danni duraturi anche per le economie” le prime parole del presidente Sabatini.
Già diversi i compiti che il Forum si è dato: centrare, concretizzare e coinvolgere saranno le parole chiavi della presidenza marchigiana”. Ci impegneremo per far crescere le relazioni tra sistemi istituzionali, imprenditoriali, nell’area ci sono circa 4 milioni di imprese e formativi. Poi lavoreremo su crescita green e connettività, che significa trasferimento tecnologico, trasporti marittimi, connessioni intermodali, reti energetiche e nautica”.
Uno degli obiettivi è creare dei poli fisici capaci di attrarre imprese innovative e di mettere a fattor comune le loro competenze, incubazione e accelerazione di startup, sviluppo di progetti di innovazione con il coinvolgimento di imprese e università, alta formazione nell’ambito della manifattura.
“Questo lo faremo collaborando con vai enti, in particolare la Svem guidata dal presidente Andrea Santori. È impegnata ne riportare il Centro Italia ad essere hub strategico dei collegamenti tra i Balcani e la Penisola Iberica, nonché a ridisegnare le mappe che coinvolgono anche l’Area dei Balcani occidentali e in particolare a dare corpo all’implementazione di rotte transnazionali longitudinali”.
Temi di cui Santori sta discutendo a Bruxelles in queste ore. Ultimo step, la formazione. Che presto diventerà la parte più rilevante: “Partiranno 50 tirocini curriculari (della durata di 3 mesi) per studenti dell'area. I tirocini saranno organizzati sulla falsariga del modello Erasmus+. Gli studenti delle università coinvolte potranno scegliere fra una lista di imprese selezionate” conclude Sabatini che al suo fianco avrà il confermato segretario generale Michele De Vita della Camera di Commercio di Chieti Pescara, ma marchigiano di nascita. “Insieme – concludono i vertici del Forum – potenzieremo il ruolo dei sistemi camerali, sono 40, dei 10 Paesi dell’Area Adriatico Ionica.