FERMO – Due iniziative in vista dell’8 marzo per il Conservatorio Pergolesi. La prima è la ripartenza del piano fiati, con una delle aule che viene dedicata alla lotta contro la violenza di genere. “La cultura musicale per sensibilizzare studenti e studentesse”. La seconda è un concerto pianificato da Sara Torquati, il maestro che ha lavorato su musiciste ‘dimenticate’.
IL CONCERTO
La Torquati è arrivata un anno fa portando il suo piano e la sua capacitò di compositrice. “Rappresento un settore dimenticato a cui ha dedicato anche un cd. Donne che hanno lavorato nel silenzio che non hanno potuto pubblicare perché donne o come Mendelssohn, che ha scritto 500 opere vivendo nell’ombra, perché nella famiglia ebraica era impedito alle donne interfacciarsi con il pubblico. Le sole pubblicazioni con il suo nome dopo il matrimonio usando un cognome differente”.
Il concerto dell’8 marzo, ore 18 nell’auditorium Billè, diventa quindi il faro sulle donne che hanno fatto da ‘portatrici d’acqua’ ai fratelli o ai mariti, da Mozart a Respighi. Il concerto è dedicato a cantanti dell’800 che scrivevano anche dei lavori, frutto di un lungo lavoro di ricerca. “Noi speriamo che vengano inserite nei programmi da concerto dove spesso non figurano” Cosa che avviene nel mondo anglosassone. Prima del concerto ci sarà la conferenza della musicologa Paola Ciarlantini, che fa parte del centro di ricerca regionale Arim e che con il direttore del conservatorio condivide la data di diploma in pianoforte, il 3 giugno 1984.
“Sono tanti gli allievi coinvolti, sono loro il futuro. In prima esecuzione verrà eseguito un autografo di una compositrice fermana, Elvira Graziani, che apparteneva a un famiglia di cantanti dell’800, il marito è presente sui muri del teatro dell’Aquila. Abbiamo contattato la famiglia e forse avremo delle immagini” ribadisce il maestro Torquati.
IL RAPPORTO CON LA CITTA’
Ha detto subito di sì il maestro Di Egidio, che ritrova la Torquati dopo 20 anni, quando da direttore del conservatorio di Teramo le fece l’esame. “Ho subito pensate di coinvolgere le Commissioni pari opportunità della Provincia e del comune di Fermo, spero che avremo presto anche il patrocinio di quella regionale”. E anche con la Ciarlantini ha un legame profondo, si sono diplomati in pianoforte il 3 giugno 1984 al conservatorio di Firenze.
L’avvocata Francesca Palma, Cpo provinciale, è sempre pronta: “Celebrare l’8 marzo con compositrici femminili è il massimo. L’apertura del conservatorio alla città è importante e siamo già pronte per ogni nuova collaborazione. La musica è contro la violenza, è sentimento, è una lingua universale”.
La consigliera Erika Acciarri porta la voce della Provincia e del presidente Michele Ortenzi: “La donna in questa provincia è presente e protagonista, lavoriamo ogni giorno per farne mergere il ruolo. Sono felice che ci si sia scelto di dare un volto a compositrici per tropo tempo nascoste. E farlo coinvolgendo i giovani è un plus”.
La dirigente dell’Itet, Cristina Corradini, rappresenta la Cpo di Fermo guidata d Romina Giammarini: “Ben venga ogni occasione che permette di amplificare il linguaggio musicale. In un mondo in cui il linguaggio corre e a volte dimentica il sentimento, la musica può ridarci le emozioni, perché ogni opera racconta una vita”.
Il direttore che è arrivato quattro mesi fa, si sta innamorando di Fermo: “I suoi palazzi, i soffitti affrescati, il panorama, c’è il bello ovunque. Ho scelto oggi la nuova aula fiati perché da lunedì 4 marzo, con la ripresa delle lezioni del secondo semestre, saniamo davvero la ferita aperta nel 2016 dal terremoto. Il recupero di sei aule ci permette di uscire dalla fase emergenziale, con 21 docenti su 83 in Dad. Da lunedì avremo al massimo il 10% di lezioni online”.
Il concerto dell’8 marzo, anticipa Di Egidio, sarà il primo di una serie di eventi che porteranno il conservatorio in città. “Noi riempiremo Fermo nei prossimi mesi. Anche per questo cresce anche il rapporto con il Comune. Abbiamo approvato una nuova convenzione, passiamo da sei a undici manifestazioni che faremo insieme, di cui due ulteriori al teatro dell’Aquila. Il Pergolesi e Fermo sono sempre più legate, lo siamo con concerti, con servizi e con la produzione” prosegue il direttore.
Chiosa finale per l’assessora Micol Lanzidei: “Spazio ai giovani, spazio alla musica, spazio al legame con il conservatorio che vogliamo il cittadino possa vivere non solo come nome, ma come esperienza. In questa ottica, bisseremo il 10 marzo abbiamo coinvolto il Pergolesi nell’evento di Viva Vittoria organizzato dal centro sociale San Marco che ha unito tante associazioni e cittadini per un progetto benefico. E sempre più conservatorio con il rinnovo della convenzione che vedrà allievi e docenti protagonisti il 23 maggio, Giornata della Legalità, al teatro dell’Aquila”.