PORTO SAN GIORGIO – Il sabato sera di Porto San Giorgio, sempre nella stessa zona tra chalet e spiaggia libera, sta diventando un problema. La marea di giovani passa in pochi attimi dal divertimento alla rissa. E così, anche questa notte quando alle tre sono intervenute le forze dell’ordine, scatenando il fuggi fuggi generale di almeno trenta ragazzi.
Cosa fare per cambiare il corso degli eventi? Il sindaco Nicola Loira è in continuo contatto con prefettura e non solo: “Certi fenomeni capitavano ad agosto, ora sono iniziati a giugno. La Prefettura ha risposto subito alle richieste con servizi precisi e puntuali. Tranne qualche rara eccezione, rarissima, anche le strutture hanno risposto con grande responsabilità”. Prova a salvare gli chalet il sindaco, anche se una riflessione generale è necessaria. “Chi ha dimostrato poca responsabilità sono i ragazzi. Non hanno ancora capito che noi facciamo sul serio, le forze dell’ordine e la prefettura quest’anno non si fermano al richiamo”.
Un problema però è educativo e familiare: “Ci sono genitori che sono venuti a lamentarsi perché abbiamo chiesto di documenti a ragazzi che compravano alcool. Questo deve farci riflettere, perché se l’educazione non inizia in casa, è difficile che possa pensarci il Comune”. Che intanto prova ad aumentare la sicurezza con azioni mirate: “Abbiamo illuminato via XX settembre e piazza Mentana per togliere alibi ai ragazzi. Ricordo a tutti che in spiaggia non ci si può andare dopo le 23. Ci sono telecamere sul lungomare centro e in molti tratti del lungomare.”.
Le serate sangiorgesi stanno crescendo, il che è un bene per il turismo, e i giovani arrivano da tutto il territorio: “Ma questa – riprende il sindaco - non è terra id conquista. Ci si diverte e si sta bene insieme se non si fanno danni. Cerchiamo di migliorare, anche perché carabinieri e polizia sono sempre pronti a intervenire. Ma vorremmo che non dovessero intervenire, come invece sta accadendo spesso”.
r.vit.