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La Morani alza la voce, Alessandrini chiude la porta: "Il Pd è guidato da chi sa come cambiare il partito. Basta con le conte interne"

13 Dicembre 2020

FERMO – Sempre frizzante il mondo del Partito Democratico. Sembra compatto, e il voto in assemblea dà ragione alla segreteria, ma non mancano mai le voci alternative. “Il gruppo dirigente del Pd nelle Marche ha scelto con un voto a larga maggioranza di autoconservarsi fino al prossimo congresso (che non è dato sapere quando si farà). La loro proposta rivoluzionaria di cambiamento è stata di allargare a qualche ingresso nuovo in segreteria regionale. Semplicemente imbarazzante: è un po’ come pensare di chiudere un buco di 3 metri di diametro con un cerotto. I nostri militanti ed elettori meritano rispetto e questa scelta è completamente in contrasto con la forte richiesta di discontinuità che ci hanno urlato in faccia con il voto a settembre.” commenta Alessia Morani, sottosegretaria Dem al Ministero dello Sviluppo Economico.

Di quel gruppo dirigente un ruolo chiave lo ha il fermano Fabiano Alessandrini, vice del segretario regionale Giovanni Gostoli. E ovviamente il suo pensiero è diametralmente opposto a quello dell’onorevole: “Siamo a un passaggio importante con l’inizio di una stagione costituente”.

Per Alessandrini “il tentativo di un processo sommario al segretario regionale in carica, al quale addossare tutte le responsabilità e impedire così una analisi più profonda di ciò che è stato per anni, è fallito”. Il vicesegretario non ha dubbi: “Gostoli e la sua segreteria sono stati e sono, a oggi tra mille difficoltà e ostacoli, il primo tentativo veramente innovativo di perseguire il cambiamento nel partito”.

L’elpidiense, che guida anche il Pd della provincia di Fermo, è da sempre uno dei più agguerriti contro il commissariamento chiesto dalla Morani e altri big. “Un altro errore sarebbe stato anche quello di trasformare il congresso in una nuova conta interna, senza invece approfondire i cambiamenti della società marchigiana e su questi rifondare la proposta del Partito Democratico delle Marche”.

Ma non è tutto perfetto, lo sa anche lui che di Gostoli è il braccio destro. Il Pd Marche deve incidere di più, in particolare a Roma: “E’ assolutamente necessario che il Governo estenda subito, già in legge di bilancio, la decontribuzione per le imprese anche alle aree di crisi industriale della nostra regione. È un impegno preso in campagna elettorale che va assolutamente mantenuto”.

Ma è una battaglia complessa dove un ruolo lo può giocare proprio Alessia Morani, che occupa una poltrona chiave al Mise. Ma l’onorevole in questa fase pensa alla politica regionale e prosegue la sua battaglia contro Gostoli e compagni. “Pensano di non avere responsabilità e si appellano al voto in assemblea, ma l’unico che occorre tenere in considerazione è quello delle elezioni di settembre che dice che questo gruppo dirigente deve andare a casa. Alla fine della storia l'unico che si è assunto una responsabilità è il presidente uscente Ceriscioli. Gli altri, invece, rimangono tutti al loro posto, anzi, rilanciano proponendosi come traghettatori di questa nuova fase, dopo avere consapevolmente guidato la barca verso la tempesta e il naufragio”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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