di Raffaele Vitali
MONTEGRANARO/FIRENZE – La moda non sta vivendo il suo periodo migliore, ma tutti gli analisti sono certi che la ripresa, tra autunno e inverno, arriverà . Per cui, c’è grande attesa per la 106esima edizione del Pitti Uomo, che si apre martedì aa Firenze.
IMPRESE MADE IN MARCHE PROTAGONISTE
Fino al 14 giugno, come in una grande vetrina, si accenderanno le luci sulle collezioni della Primavera/Estate 2025 di circa 790 brand, di cui il 43% esteri. Tra di loro ci sono anche 43 brand marchigiani. Tra i fermani spicca il ritorno di Zintala, il calzaturificio di Lattanzi famoso per le sue scarpe fatte a mano. Fuori dal calzaturiero, spazio a FAY, marchio del Gruppo Tod's che dà sempre si contraddistingue per la sua attitudine urbana e per l'inconfondibile stile contemporaneo, che presenterà le novità di Fay Archive.
Ma anche a Tombolini che al Pitti celebra i suoi 60 anni con la capsule SS25 Collection "Ultra Light", un menswear leggerissimo al centro del progetto Zero Gravity, nuovo step dell'eleganza sostenibile secondo il brand. “Per l’occasione – annuncia l’azienda maceratese – nasce della Fondazione Eugenio Tombolini, che si occuperà di dar vita a una scuola di sartoria interna all’azienda con sede a Colmurano e avrà l’obiettivo di introdurre i giovani al mondo del lavoro, nel rispetto dell’ambiente”.
LIFESTYLE
Pitti Uomo sarà il fulcro da cui partire per conoscere le novità dei grandi marchi di riferimento e per scoprire brand di ricerca inediti e interessanti. Accanto al menswear, anche tanto lifestyle con accessori e oggetti di design, sempre più presenti tra le proposte dei principali concept store e delle migliori boutique.
Il super ospite è Paul Smith, che inaugurerà il salone. Marine Serre è la Guest Designer, il cui lavoro mette in evidenza stile e contenuti di grande attualità. Confermato il percorso espositivo suddiviso in cinque sezioni (Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling e I Go Out), a cui si aggiunge la presenza delle aree speciali S|Style e Vintage Hub.
“Cresciamo, siamo un momento di incontro, di business e di approfondimento dei temi che attraversano la cultura fashion contemporanea. Le aziende del settore moda – spiega Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – credono nel Pitti come luogo di visibilità internazionale e di contesto ideale e sempre in evoluzione per incontrare gli interlocutori giusti”.
BUYER
Non manca il supporto dell’Ice che ha curato il programma di incoming dei migliori operatori esteri e di comunicazione. “In questo modo – riprende Agostino Poletto, direttore generale Pitti Immagine - possiamo investire preziose risorse anche nell'invito a compratori provenienti dai mercati emergenti, sia quelli che sappiamo essere potenziali nuovi clienti del Made in Italy di qualità, sia quelli che stanno già diventando importanti per i nostri espositori nazionali”.
Tantissimi i buyer che hanno confermato la loro presenza: dai più importanti department store del mondo alle boutique, ai negozi di ricerca, ai concept store. Considerando il problema del credito, fondamentale è la partnership con Unicredit, che diventa un partner anche per la formazione con l’iniziativa per gli studenti diplomandi delle migliori scuole di moda italiane.
PITTI LEMON
Il tema scelto per il salone è Pitti Lemon. “Riuscite a immaginare qualcosa di più estivo, solare e fresco?” è il claim affidato all’illustratore Giordano Paoloni. La sua creatività ha immaginato una visionaria Lemon City, destinazione ideale per i due protagonisti del disegno, proprio come Pitti Uomo per chi cerca stile e contemporaneità. “Ludico e giocoso, il limone sta fra la palla da tennis e quella da rugby. Semplice e composto da tanti spicchi, dolce e acido, vitaminico. Insomma, un segno dalla grande potenza iconica, di senso e di sensi, che ci ha spinti ad un grande passo: lasciar da parte foto e video per le nostre campagne pubblicitarie e usare solo la grafica e solo graphic designers” conclude commenta Agostino Poletto, direttore generale Pitti Immagine.