AMANDOLA – “Le Marche hanno tutto, ma devono promuoversi. Oggi abbiamo un vantaggio grazie al turismo lento e di prossimità, abbiamo anche un vantaggio sugli Italiani che hanno riscoperto i borghi. In questa regione si mangia bene, si beve bene e il territorio è molto bello”. Le parole sono di Daniela Santanché, ministro del Turismo, che ha dato il suo pieno sostegno al presidente Francesco Acquaroli, che delle Marche è anche assessore.
“Mi sembra che Acquaroli abbia idee molto giuste su quello che bisogna fare per aumentare i flussi turistici nelle Marche”. E il governatore aggiunge: “ll turismo è per il nostro territorio una grande opportunità che va colta fino in fondo. Nel 2023 si apre un nuovo mercato grazie ai nuovi voli: lavoreremo sulla promozione nelle grandi capitali europee perché saremo più facilmente raggiungibili grazie proprio all'aeroporto”.
Turismo che deve essere anche una delle chiavi dello sviluppo dell’Appennino. È nato così il progetto «Destination management comprensorio dei Sibillini». Il progetto è stato elaborato con l'apporto scientifico dell'Università Politecnica delle Marche, che ha studiato il contesto e proposto una serie di azioni per impostare un programma di sviluppo sostenibile per l'economia in un territorio unico per biodiversità, cultura e tradizioni.
“Accanto alla ricostruzione e alla messa in sicurezza del territorio dobbiamo impostare un modello di sviluppo, anche turistico, che sia capace di preservare lo splendore e l'autenticità delle montagne e dei borghi appenninici”.
Ciò sarà possibile attraverso progetti dedicati e sostenibili dal punto di vista ambientale. “Anche attraverso un turismo destagionalizzato, capace di attirare una domanda di qualità, saremo in grado di generare occasioni di lavoro per i giovani che vogliono restare e per chi aspira a vivere e lavorare in montagna” ha sottolineato il commissario alla ricostruzione Guido Castelli.