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"La mia Pedaso". Sfide e progetti di Berdini, il sindaco mai stanco: "Residence, più spiaggia e crescere di mille abitanti"

7 Maggio 2022

di Raffaele Vitali

PEDASO – Il piccolo gioiello della costa fermana si prepara per le elezioni. Per ora, con un solo candidato, il sindaco uscente Vincenzo Berdini. Uno che ama prendere decisioni, anche se fanno discutere, convinto che siano quelle giuste. Un esempio? “La rotatoria nel centro della città attorno a cui stiamo costruendo la nuova viabilità” sottolinea

Sindaco Berdini, come arriva alle elezioni Pedaso?

“Con tanti cantieri, tanti progetti aperti. E per questo mi ricandido”.

Ha già delle priorità?

“Entro un paio di settimane arriverà il progetto esecutivo del nuovo polo scolastico, l’appalto è affidato alla Sua di Fermo, e poi entro settembre avremo l’impresa”.

Teme che i rincari delle materie prime possano bloccare la nuova scuola?

“Abbiamo ottenuto ulteriori finanziamenti, un aumento del 20%, perché concepito in legno iper tecnologico. Questo ci permette di rispondere al rischio rincari. Il lavoro complessivo supera i 5 milioni, grazie a milione che siamo riusciti ad aggiungere”.

Nel mentre la scuola crescerà mattone dopo mattone, cosa accade a Pedaso?

“Il progetto è ampio. La scuola elementare vorremmo diventasse il nuovo municipio, ma non solo. Penso a una vera casa del cittadino, vista la dimensione: associazioni, protezione civile. Un vero polo della socialità. Un concetto che ci permetterà di intercettare anche fondi Pnrr””.

E la scuola materna?

“Qui l’obiettivo è ambizioso. La struttura è nata negli anni 70-80 con un prefabbricato che andrebbe adeguato completamente dal punto di vista sismico. Lo Stato premia con il conto termico le strutture più obsolete, con 500mila euro la demoliremo e poi ricostruiremo”.

Sindaco, il futuro di Pedaso è nella zona Maroni?

“L'imprenditore Belleggia è ormai pronto per il recupero. Abbiamo mediato la variante chiedendogli un residenziale con sotto un commerciale, che speriamo di qualità. E ho chiesto un residence, abbiamo bisogno di incrementare il discorso turistico. Avendo lì il deposito attrezzi, fatto 28 anni fa per supportare il depuratore che fu posizionato in quell’area, al tempo non antropizzata. Siccome il residence confinerà con quel deposito, vorremmo alienarlo e immaginare un ulteriore sviluppo ricettivo. NOn penso ad alberghi, per certi vesi sono ormai superati”.

Sviluppo delineato?

“Altro motivo per cui mi candido è il mare, la sua difesa e la sua forza. Nei miei primi dieci anni da sindaco realizzai la ciclabile, non ho paura ad affrontare le sfide. Ora siamo arrivati a Campofilone, ma ci sono nuove sfide, come la difesa della nostra costa. E la partita si gioca con i nuovi fondi europei. È venuto l’assessore Aguzzi e ha compreso i problemi. Ho presentato due progetti e mi ha assicurato i finanziamenti, partendo dal nuovo piano della costa che per Pedaso prevede due azioni, una a nord e una a sud. Quello a sud è facilitato, le ferrovie sono disposte a cofinanziarlo e siamo al definitivo, con 4,6 milioni sul piatto per il tratto da Campofilone al Tibiceco. A nord c’è invece in ballo un progetto sperimentale, che non convince appieno la Regione. si basa su uno studio delle correnti di fondo e addirittura prevedrebbe di eliminare le scogliere lavorando sul ripascimento dal pennello al porticciolo”.

Il porticciolo è sempre a rischio insabbiamento, che fare?

“Lo abbiamo scavato 20 giorni fa e l’imboccatura è già chiusa, servono almeno sette mila euro. Non sono pochi per Pedaso. Vedremo con il nuovo piano come si comporterà. Ma non basta, interverremo anche sull’edificio di 500 metri, che è sovra dimensionato. Abbiamo approvato una variante al piano di spiaggia, ho inserito una concessione per bar, ristorante e pizzeria, dandogli uno spazio all’esterno sulla piazza”.

Nuova vita anche per la zona pescatori?

“Il bando è in corso. Noi siamo proprietari. Il Comune non spenderà nulla, chi lo struttura recupererà la cifra necessaria per lavori e apertura (circa 200mila, ndr) nella durata della congestione, nove anni più nove. Chi ha dubbi pensi sempre che parliamo di uno spazio inutilizzato”.

Sindaco, Pedaso vecchia è un po’ appassita. Idee per rilanciarla?

“Sono convinto che il potenziamento della spiaggia, legato alle scogliere, sarà la prima vera ricucitura. Se poi, come credo, ripartirà anche il ristorante di villa Ricci ci sarà un miglioramento. Però, sia chiaro, l’iniziativa pubblica lì non ha ampi margini, salvo consentire varianti”.

La definiscono un ‘costruttore, Pedaso aveva un’anima culturale molto forte. Su questo aspetto può migliorare?

“La stagione teatrale ci ha riportato al centro dell’attività. Mi etichettano come il ‘cementificatore’ ma in realtà per fare le cose ci vogliono i soldi. E arrivano da due lati: finanziamenti pubblici, avere progetti fondamentali e infatti il polo scolastico lo abbiamo ottenuto avendolo pronto e così per le scogliere dove ho avuto la spregiudicatezza di presentare due progetti, e accordi con i privati”.

Incassare oneri e investire per cultura e turismo?

“I soldi servono per ogni cosa. Servono per il palazzetto dello sport, servono per la cura del verde, che Pedaso ha in abbondanza. Quando parliamo di cultura, la nuova sala polivalente è un riferimento. Stiamo lavorando, e ho incontrato il vescovo, per rilanciare il cinema. Insieme proviamo a vincere un bando Pnrr da 250mila euro con compartecipazione del 20% per rifarle l’impianto termico e altri miglioramenti. Rivorrei riavere il cinema sempre aperto”.

Cosa vorrebbe raggiungere nel suo prossimo mandato?

“Aumentare di almeno mille-duemila persone di abitanti. Significherebbe incremento di tributi e ulteriore ringiovanimento della città. Speriamo che Civitanavi (azienda oggi quotata in borsa, ndr) cresca come vuole, sono pronto a facilitarli, e porti tante persone. Vorrei davvero coinvolgere sempre più i giovani, ma non è facile. La verve degli anziani, degli esperti è insuperabile. Lo vediamo anche con la Pro Loco. Chi si impegna ha la mia porta sempre aperta. Ho fatto un regolamento per i volontari, ne ho avuti diversi per l’archivio e altri in ufficio, non trovo chi aiuta a curare il verde. Mi piacerebbe che i pensionati adottassero degli spazi di verde, noi gli diamo concime, semi e pale. È dura, ma non demordo”.

Cinque anni fa dopo la vittoria la città era divisa, oggi lei sarà forse candidato unico. Anche questa è una vittoria?

“Con la mia lista ho cancellato ogni tessera. La gente è davvero scelta perché voglio amministrare. Questo per me è un punto di forza. Non ho mai creato tifoseria, ho figure del Pd e di FdI, se la persona mi piace la scelgo. Ho lavorato tanto anche per questo: obiettivi comuni, ovvero lo sviluppo di Pedaso”.

Sindaco, ma lei non è mai stanco?

“Sono un lavoratore indefesso. Mi alzo prestissimo, spesso prima delle cinque. Sto trascurando la mia attività professionale, però mi piace creare, fare bene per la mia Pedaso. Mi gratifica quello che faccio e per questo continuerò”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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