FERMO – Diligenti, ognuno al suo posto, segnato sulla panca, senza calca, senza corsa. È la messa di Natale al tempo del Covid. Una messa di cui c’è ancora più necessità, come ricorda monsignor Rocco Pennacchio, arcivescovo di Fermo. “Il Natale è una festa incarnata nella storia. Non possiamo pensare che un anno così segnato dalla sofferenza, con all’orizzonte segnali positivi, la festa venga mutilata. Manifestazioni diverse, ma ancora di più celebriamo il Signore in un tempo con contraddizioni e sofferenze. Sarà un Natale ancora più importante degli altri, che ci porterà a dare centralità al signore oltre che a tutto il resto” sottolinea l’arcivescovo.
È così in ogni parrocchia, anche a Monticelli, la più grande e smart di Ascoli Piceno che nelle ultime settimane ha supportato non solo i tanti cittaidni bisognosi di una parola di conforto o di un piatto calo, ma anche i tanti artisti del circo bloccati da mesi a poche centinaia di metri. “E loro hanno voluto dirci grazie pensando a qualcosa per i nostri bambini. E infatti domani, 26 dicembre, dalle 16 in diretta sul canale Youtube della parrocchia ci sarà uno spettacolo realizzato a posta dai saltimbanchi per dire grazie alla comunità che è stata così generosa con loro e gli animali.
Lo spirito del Natale, insomma, resiste e si rafforza tra canti e preghiere. “Recuperiamo la dimensione personale e di fede, partecipando alla liturgia e vivendo la dimensione della famiglia. Affidiamo sofferenze e speranza a Gesù, lui è una compagnia che non si allontana mai da noi. Il conforto, la parola di consolazione non mancherà mai grazie alla comunità pastorale, dai parroci a chi dona il proprio tempo per la popolazione. Andiamo avanti con fiducia” conclude Pennacchio.
r.vit.