FERMO – Papa Sisto è una certezza, come i musei. Ma poi ci sono i percorsi sconosciuti con gli angoli tutti da scoprire di una città che ama tenersi nascosta. Otto anni fa, con un gruppo di pittori e fotografi, è nata l’idea di Fermo Attivo. Maggio era il suo periodo, quest’anno pur di non perdere l’occasione di scoprire gli angoli celati di Fermo, si punta su agosto, l’estate e un lungo fine settimana, quello dal 20 al 22 agosto.
Parte dall’oratorio della chiesa di San Girolamo messo a disposizione da suor Veronica, suor Sara e le sue sorelle il cammino di Bibi Iacopini. Un luogo particolare, che Alma Novelli, direttrice dei musei diocesani, conosce meglio di chiunque altro: “Queste suore sono molto vicine al territorio. Ogni singola iniziativa e opportunità viene colta con interesse. Come diocesi collaboriamo”.
Il giardino pensile del palazzo arcivescovile è uno dei luoghi che i visitatori potranno ammirare. “Luoghi non sempre a disposizione, che per FermoAttivo diventano di tutti. Una fruizione qualificata, accompagnata da spiegazioni a cui abbiniamo anche opere d’arte” prosegue.
L’assessora Micol Lanzidei vive la sua prima edizione: “Una formula vincente che non è solo un accendere i riflettori su luoghi meno conosciuti, ma coinvolge associazioni e artisti. Diventiamo per tre giorni un museo a cielo aperto. Un itinerario unico che si sposa con la conformazione di Fermo”.
Una passeggiata in sicurezza “che inventa una nuova occasione per scoprire e mostrare la nostra città” ribadisce l’assessora alla Cultura. Patrizia Di Ruscio è da sempre il gancio con pittori e scultori ed è una garanzia di qualità nella scelta dei 50 coinvolti. “Dentro palazzo Azzolino confermato anche lo spazio per il fotocineclub di Fermo” riprende Iacopini.
Il sisma ha impedito di aprire alcune chiese, “ma questo ci spinge ogni anno, perché vogliamo tornare ad avere il patrimonio fruibile”. Novità per il 2021, tra l’antica sorgente e l’arcivescovado, è un percorso pensato per il dopocena, tra i vicoli illuminati. “Dietro al palazzo dei Priori c’è uno spazio, sotto le scale di emergenza, con l’antica cinta muraria. Una riscoperta a cui si abbina una vecchia finestra tamponata ad arco”.
Da non perdere alla fine della discesa del vicolo del comune la stanza termale romana. “Poi i tanti giardini interni proseguendo l’itinerario che arriva a San Francesco e poi risalendo permetterà di ammirare il cristo di San Girolamo”.
I cartelli posizionati lungo il percorso sono 35. A questi si aggiungono sassofonisti del conservatorio che accompagneranno l’inaugurazione sotto la torre Matteucci. Un itinerario è dedicato a Sisto V, pensato insieme con biblioteca, museo diocesano e archivio storico. “Un percorso realizzato nel piano per il 500ennale del papa voluto dalla regione Marche”.
Immancabile nella tre giorni è il camion delle campane, che entusiasma i più piccoli insieme con i laboratori pensati dalla biblioteca ragazzi. E poi c’è il belvedere di piazzale Azzolino con la musica dalle 1830 per accompagnare gli aperitivi. Itinerari liberi a cui si aggiungono tre percorsi con guida, a pagamento, affidati a Emanuele Luciani.
