PORTO SAN GIORGIO - Ormai da molti giorni si vedono di nuovo i fratini sulla spiaggia di Porto san Giorgio, anzi, a dire il vero, non abbiamo mai smesso di vederli per tutto l’inverno, anche perché non è stato un inverno freddo La LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli chiede alla cittadinanza, e soprattutto agli operatori degli stabilimenti balneari che apriranno fra poco tempo, la massima attenzione nel passeggiare o lavorare sulla spiaggia poiché il fratino e a maggior ragione i suoi piccoli, sono poco visibili e ben mimetizzati sulla sabbia e non è difficile disturbarli o addirittura arrecar loro danno.
La nidificazione del Fratino avviene proprio nei mesi primaverili - marzo, aprile e maggio quando gli umani ricominciano a frequentare le spiagge. E in effetti l’azione antropica sul litorale è la principale causa della drastica diminuzione della popolazione del Fratino in Italia, studi specialistici parlano del 50% negli ultimi dieci anni, ed anche per questo motivo il Fratino è classificato come specie a rischio (“endangered”), ed è particolarmente protetto dalla legislazione nazionale e dalle convenzioni internazionali.
Il comune di Porto San Giorgio ha emanato l’altro anno una ordinanza che è sempre valida e prevede particolari attenzioni per le aree del litorale in cui è possibile che nidifichino i fratini, ma ciò che è importante sottolineare oggi è che dal 1° aprile non si posso più portare i cani in spiaggia, con o senza guinzaglio, in base al Regolamento Comunale e alla Legge Regionale, anche perchè rischiano di rappresentare un grave spavento e pericolo per i fratini, ed è possibile che scappino via dalla spiaggia, per cercare luoghi più sicuri, e questo rappresenterebbe una grave perdita per la biodiversità della spiaggia di Porto San Giorgio, e quindi per la preziosità del suo ambiente naturale, con tutto ciò che ne consegue.
Il nido di fratino è formato generalmente da tre piccole uova marroncine con dei puntini scuri, depositate in piccoli avvallamenti della sabbia, spesso circondati da legnetti o sassolini, e non bisogna infatti dimenticare che la legge (la 157/92) protegge il fratino e il suo nido, e danneggiarlo costituisce un reato, oltre che un gravissimo nocumento alla biodiversità del nostro territorio. Per questo chiediamo a chiunque ne veda in giro di segnalarlo immediatamente ai Vigili Urbani o alla LIPU, affinchè si possano mettere in atto tutte le misure necessarie alla sua protezione, come recinzioni e cartelli.
Ed infine vogliamo cogliere l’occasione per chiedere a chiunque abbia voglia e interesse, di collaborare con la LIPU e le altre associazioni, nell’opera di monitoraggio, controllo e vigilanza per i nidi di fratino che – speriamo tutti vivamente – potranno stabilirsi sulle nostre coste… Per questo i possibili volontari possono contattarci attraverso la mail fermo@lipu.it o su Facebook pagina lipu.fermo