PORTO SANT’ELPIDIO - La Lilt entra ancora una volta all'interno del Polo Urbani. "Non hanno esitato a prendere parte al progetto di 'prevenzione andrologica' dopo l'Ipsia di Fermo" spiega Federico Costantini, vicepresidente della Lilt e anima dei progetti territoriali.

Il format è collaudato: domani l'incontro informativo con gli studenti insieme con il dottor Giacomo Tucci, urologo, e il giovane testimonial Federico Giaccaglia, che bene sa coinvolgere i ragazzi. A seguire, il 17 le visite.

"Spesso i maschi non si controllano, hanno delle remore. Ma quando parla Federico, tutti si convincono. tanto che siamo dovuti tornare per una seconda giornata all'Ipsia. speriamo accada anche all'Urbani".

Mattia Rinaldi è 'sponsor' dell'iniziativa con la sua Domus Aurea: "Spero che altre realtà lo imitino, ne abbiamo sempre bisogno. spero che non sia un episodio, ma che continui e contagi tanti altri" prosegue Costantini.

Rinaldi non è arrivato per caso al tavolo della Lit all’interno dell’Urbani, è un ex alunno che si muove tra Civitanova Marche e Porto Sant'Elpidio: "Da quando faccio impresa collaboro con Costantini. Mi piace aiutare chi aiuta, in particolare chi opera in ambito sociosanitario. Siamo al fianco della Lilt nelle giornate di prevenzione, vengo dal mondo del volontariato, sono passato dall'operatività al sostegno economico. Dalla prevenzione del melanoma al tumore al seno, anche noi come azienda proponiamo alle nostre dipendenti screening e mammografie una volta superati 40 anni. In questo caso noi uomini tendiamo non frequentarci".

Cosa accadrà nelle due giornate? Lo spiega al meglio il dottor Acito. “Questo è un progetto ambizioso e anomalo. Per i giovani maschi abbiamo pensato al tumore al testicolo. Guardando i numeri sono 56mila i nuovi casi all’anno di tumore al seno. Per gli uomini 44mila casi nei polmoni, 2200 al testicolo. Un tumore  piuttosto raro, ma colpisce i giovani diversamente dagli altri. E’ il più frequente sotto i 40 anni e con una incidenza in aumento. Noi cerchiamo di stimolare le regole di stile di vita: non fumare, bere poco, non ingrassare, muoversi. Sono le basi della prevenzione primaria. Ma sappiamo che ci sono casi  che emergono, da Polonara ad Acerbi, che nonostante il rispetto delle regole son stati colpiti da tumore”.

Da qui la prevenzione secondaria che significa arrivare in tempo. “Il tumore al testicolo ha una guarigione quasi al 100% se preso in tempo. La diagnosi precoce si fa con due metodiche: ecografia e l’autopalpazione”. I numeri dicono che c’è bisogno.

Fino a oggi Tucci ha fatto 120 ecografie: “Nessun tumore, ma 21 varicoceli, un tasso del 16%, che comportano poi il rischio di non poter avere figli (da 80milioni a 15 milioni di spermatozoi). Incidenza molto alta di una patologia non oncologica ma che può influire sulla paternità. Quindi, risultato ottenuto”.

I giovani sono maturi, se informati si fanno controllare. “La prevenzione andrebbe insegnata a scuola” ribadiscono Acito e Costantini . E ci si prova, come ribadisce il professor Mario Andrenacci: “A scuola affianchiamo i ragazzi nel percorso formativo, osserviamo i comportamenti, per cui collaborare con la Lilt rientra nel nostro piano di azione. sono anni che Costantini ci propone e noi aderiamo. I giovani troppo spesso pensano che ‘il problema non mi riguarda’ e si sentono immuni da ogni problema di salute. Educarli alla conoscenza del proprio corpo è importante. Con queste iniziative possiamo incuriosirli e avere il giovane sportivo che ha vissuto una esperienza negativa, poi superata, è fondamentale. Grazie quindi a chi fa volontariato, la scola sarà sempre al vostro fianco. E per fortuna ci sono anche imprese che ne comprendono la forza”.

r.vit.