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La Lega marca stretto Famiglini: "Giovedì il Consiglio deve votare la sua uscita, le regole sono chiare". La Giandomenico è pronta

22 Febbraio 2022

PORTO SANT’ELPIDIO – ‘Il caso Famiglini’ è sempre più caldo. Il consigliere comunale, dopo tre assenze consecutive in assise tra agosto e ottobre 2021, rischia l’espulsione, ovvero il decadimento. Giovedì è il D-Day in cui si deciderà il futuro dell’ex leghista, oggi parte del gruppo autonomo. “La Lega, anche senza Famiglini, è viva e vegeta. Qui c’è uno dei coordinamenti più forti. Oltre 80 iscritti e molti militanti attivi, guidati da Gioia Giandomenico, un vulcano di idee anche con l’associazione commercianti” sottolinea Alan Petrini, referente provinciale del Carroccio.

La richiesta del partito è di applicare il regolamento: “Oggi per Famiglini, domani anche se un nostro esponente farà lo stesso. Questo dopo un’analisi oggettiva delle giustificazioni fornite da Famiglini in merito alle sue assenze. Niente di personale, ma le regole sono chiare”.

Gioia Giandomenico è doppiamente interessata alla vicenda, come coordinatrice della Lega, partito oggi fuori dal Consiglio, e come consigliera che subentrerebbe (133 voti Famiglini e 123 Giandomenico, entrambi parte di una lista che prese il 10%, ndr)

:“Non cambia per me stare dentro o fuori dal Consiglio. Io mi spendo per il mio quartiere, per adesso, con il massimo impegno. Da quando Famiglini è uscito dalla Lega ho seguito ogni Consiglio in diretta” sottolinea la Giandomenico che ricorda le parole di Famiglini quando lasciò il Carroccio: ‘Un partito impegnativo, che richiedeva tempo, troppo’. “Ma siccome si diceva attaccato, avrebbe dato il ‘poco tempo’ a disposizione per fare il bene della città. Ma cosa ha fatto davvero?” ribadisce l’animatrice della Faleriense.

Giandomenico non è riuscita a trovare una risposta: “Ho solo visto un ex consigliere della Lega votare sempre con la maggioranza, salvo un 10% di astensioni”. Al lato politico si aggiunge quello regolamentare: “Si decade dopo tre assenze consecutive, se non giustificate. Ma dal Comune non è mai partita una notifica, hanno atteso la mia richiesta protocollata”.

Da ottobre, mese della segnalazione, si è arrivati a febbraio, con Famiglini che nel mentre ha preso parte al Consiglio di novembre. “Il politico deve essere responsabile. Ogni cittadino rispetta regole, ancora di più da due anni in pandemia. Può essere che un rappresentante della città non debba rispettare le sue? Se verrà salvato senza la verifica delle sue giustificazioni, significa che non siamo tutti uguali di fronte alle norme”.

Al fianco della Giandomenico c’è anche Marco Marinangeli consigliere regionale della Lega: “Considerata la vivacità di Gioia, sarebbe stimolante averla in Consiglio comunale. Famiglini deve ricordare che quando ci si candida significa stare sul territorio, ma anche dentro le istituzioni. Quelle che in Regione si danno da fare per Porto Sant’Elpidio: abbiamo deliberato 2,5 milioni che collegheranno il casello di Porto Sant’Elpidio alla Lungotenna. E così per le scogliere aggiungendo ai 4,8 milioni della precedente giunta altri 2,9 milioni che permetteranno dai dare una risposta seria e risolutiva del tratto da via Curtatone alla foce del Tenna”.

Mauro Lucentini, l’onorevole di Salvini, si collega da Roma ed è tranchant: “La Lega è quadruplicata in questi anni. Festa regionale a Porto Sant’Elpidio con Salvini, Giorgetti e i big; raccolta firma per la campagna referendaria, con il comune elpidiense che ne ha raccolte più di tutti in regione; superati gli 80 tesseramenti contro i 15 iniziali. Quindi, parlano i numeri. Se avessimo voluto attaccare Famiglini lo avremo fatto due anni fa. Il posto in consiglio è della Lega, non di Famiglini, il seggio è scattato solo per il 10% del partito. Con i suoi 133 voti, a Montegranaro non sarebbe entrato. Ma il punto è il regolamento, il Consiglio valuterà le pezze di appoggio, vedremo che accadrà, ma non faremo lotte sulla persona, anche se sarebbe facile”.

Se poi non arriverà il voto per l’uscita di Famiglini, la Giandomenico è pronta ad affidarsi a un avvocato: “C’è una lunga giurisprudenza che dimostra come il tar, in questi casi, dà torto a chi ha scelto di non partecipare ai consigli comunali, senza presentare giustificazioni efficaci”.

r.vit.

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