Il centrodestra compatto contro Calcinaro: "Con noi anche numerose civiche"
FERMO – La Lega ha capito che senza organizzazione si rischia di perdere anche dove pensi di vincere. E un partito ormai nazionale, che viaggia a percentuali stratosferiche, deve essere organizzato: il simbolo c’è, la forza c’è, manca quello che da sempre fa grande il mondo di sinistra. Sono state fondate, con atto notarile a Milano, le 13 associazioni regionali della Lega Salvini premier: Alto Adige, Emilia, Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto.
I soci fondatori di ogni associazione ricalcano sostanzialmente la classe dirigente uscente, comprese l'Emilia e la Romagna, malgrado la sconfitta alle Regionali del 26 gennaio. Ora, a partire da giugno, si avvierà la stagione dei congressi, prima locali poi provinciali e regionali, che si dovrebbe concludere entro la fine dell'anno per dare alla Lega Salvini premier un organigramma completo a livello nazionale. Il congresso nazionale non dovrebbe comunque tenersi prima di due anni.
Ma intanto, c’è chi guiderà le prossime azioni politiche territoriali. Nelle Marche il trio dei soci fondatori sono Massimo Agostinelli, amministratore, Giorgia Latini, segretaria, e Tullio Patassini. Che fine farà il senatore Arrigoni? Resta commissario fino al voto ma ora non è più un uomo solo al comando, ancora di meno dopo la nomina dell’onorevole picena Latini.
Nel fine settimana, intanto, è previsto l’incontro chiave per il centrodestra per definire i candidati a Fermo, dove la Lega metterà sul tavolo il nome di Simone Emiliani, avvocato cassazionista e figlio dell’ex sindaco Fabrizio Emiliani. Non è un prendere o lasciare, Fratelli d’Italia e Forza Italia presenteranno le loro opzioni. “Una cosa è certa – spiegano i vertici leghisti – non saremo soli, visto che ci sono almeno quatto liste civiche pronte a correre con noi. Vogliamo quantomeno portare Calcinaro al ballottaggio”.
E per Ancona? “Io lavoro sempre per un centrodestra unito ma non dipende solo da me ma anche dagli altri” ha ribadito Matteo Salvini presentando le nuove associazioni territoriali. Un messaggio che però non va a toccare gli equilibri nelle Marche, visto che Salvini non ha intenzione di mettere in discussione la candidatura a governatore di Francesco Acquaroli, Fratelli d’Italia, mentre farà di tutto per cambiare il nome in Puglia, oggi affidata a Raffaele Fitto, sempre Fdi.
Raffele Vitali