FERMO – Giornata mondiale del teatro e Fermo, come sempre, si conferma il luogo principe. Il Teatro dell’Aquila apre le porte alle tante associazioni della città, e non solo, il 27 marzo dalle 19 fino a mezzanotte.
Una diciassettesima edizione piena di energia. “Il teatro diventa protagonista in quanto veicolo di un messaggio ispirato a valori come democrazia, libertà, rispetto, condivisione e pace” commenta l’assessora Micol Lanzidei.
Il teatro unisce e riunisce “e chi entra non soltanto si emozionerà in poltrona o sul palco, ma comprenderà quanto le arti sceniche in generale possano arricchire un popolo. Bisogna nutrire le persone”. Ogni anno il messaggio alto in tuti i teatri viene affiato a un personaggio illustre. Quest’anno a scriverlo è Jon Fosse, vincitore del Nobel per la Letteratura 2023. “La guerra e il teatro sono opporti, come guerra e pace” il fulcro del suo messaggio. Che vuole dire una cosa semplice: “L’arte è pace” ribadisce l’assessora.
Fermo celebra dando uno spaccato di quello che il messaggio recita: “Noi portiamo tante associazioni diverse, che usano arti differenti per uno scopo comune: partecipare, condividere e veicolare il rispetto”. La speranza ora è che il teatro dalle 19 alle 24 sia pieno, visto che si può entrare e uscire in ogni momento.
Ascolta sempre incantato Graziano Ferroni che guida il Tiaeffe e della Festa del teatro è il perno. “Frequentando la Uilt, la federazione dei teatranti, ormai vent’anni fa scoprimmo che esisteva dal 1961 la giornata mondiale del teatro. Non lo sapeva nessuno, ma quel giorno ha cambiato tutto. Abbiamo il teatro più bello, 25 associazioni e non festeggiamo? È nato il progetto, prima con Di Ruscio, poi con ogni sindaco peer donare 5 ore di spettacolo gratuito a tutti”.
Ogni anno alle compagnie del territorio si aggiungono ‘ospiti famosi’. “Ho scelto Angelo Ferracuti e il 93enne Bruno Donzelli, entrambi porteranno messaggi di pace. Chi con i suoi libri e lavoro, chi con il suo impegno in Kenia dove ha aperto una scuola”.
Luci, audio, Siae e tante spese, oltre a quelle del teatro, che il Tiaffe affronta graie alla Fondazione Carifermo e al supporto dell’amministrazione comunale. Sono quindici i gruppi di teatro e danza, classica e moderna, oltre al folklore di Ortensia. Il messaggio nazionale sarà letto due volte. “Fermo è Learning city Unesco e il teatro è apprendimento, l’abbinamento è perfetto” la chiosa degli organizzatori.