FERMO – Volante di nome e di fatto. L’auto della polizia, con i suoi uomini, si muove lesta da un angolo all’altro della Provincia, coprendo in particolare tutta la costa e il capoluogo, visto che i paesi dell’entroterra sono controllati ogni giorno dall’arma dei carabinieri con le loro stazioni.
La difficoltà principale è essere pronti a intervenire anche in più punti, spesso in simultanea, per i crimini più diversi. Da quelli ‘importanti’, come lo spaccio, a quelli frequenti e spiacevoli, come la truffa dello specchietto.
Ieri è andata in scena una giornata tipo del personale delle Volanti, una delle sezioni più vicine alle persone della Questura guidata dal dottor Soricelli. Una pattuglia impegnata a Lido Tre Archi, nei controlli di routine per prevenire atti criminosi, un’altra in azione lungo la costa per scoprire che delle persone avevano abilmente manomesso un allaccio del gas, creando un bypass che alimentava il loro appartamento a danno dell’utenza regolare, che così pagava doppio. Pochi minuti di indagine e i responsabili sono stati trovati.
Giornata finita? Neppure a pensarci, è tempo di posti di blocco per gli uomini e donne guidati da Serroni. Un normale controllo e all’interno del mezzo viene scoperto un extracomunitario clandestino. Fermato è stato portato all’ufficio immigrazione della questura in attesa del decreto di espulsione del prefetto, nel mentre gli è stato ritirato il passaporto.
Il tempo di fare pranzo dopo l’intensa mattinata e via, di nuovo in strada per rispondere alla chiamata di un cittadino che era stato vittima della truffa dello specchietto. “L’uomo, mentre viaggiava in auto in una strada stretta, aveva sentito un rumore sordo sullo specchietto retrovisore lato passeggero ed era stato inseguito – raccontano i poliziotti - da un soggetto che gli aveva imputato di aver danneggiato con il suo, lo specchietto retrovisore della propria autovettura, chiedendo il risarcimento diretto del danno”. Una simulazione perfetta, ma purtroppo per il truffatore in zona stavano passeggiando due agenti fuori servizio che hanno subito chiamato la volante che in pochi attimi ha fermato la coppia di truffatori, provenienti da fuori regione, già noti per aver colpito con la stessa tecnica in altre aree d’Italia.
“Un grande impegno. Quello che chiediamo ai fermani – conclude il questore – è di segnarle fatti analoghi a quelli accaduti e di non accettare di pagare in contanti danni riferiti da soggetti che vivono di tali espedienti contando sulla correttezza degli utenti della strada”.