FERMO - Sette imprese su dieci del turismo hanno chiuso il 2023 in crescita, quindi con soddisfazione. Nelle Marche, secondo l’indagine Isnart per Unioncamere e Camera Marche, sono stati ‘intervistati’ duemila turisti.
“Il mare resta il principale attrattore ma cresce l’attenzione alla regione grazie a enogastronomia, paesaggio naturale, percorsi che portano a scoprire i borghi, che attirano da soli il 12% dei turisti, e aree interne” spiega Gino Sabatini, presidente Camera Marche.
Che il turismo pesi a livello economico lo dicono i numeri: sono 10mila le imprese turistiche nelle Marche e danno lavoro a 54.100, nel Fermano sono 1036 con 5410 addetti, un numero nettamente inferiore dalle altre province, soprattutto a livello di persone occupate.
Tornando all’indagine Isnart, hanno un ruolo gli eventi, quindi una pianificazione anticipata dei programmi favorisce l’arrivo dei turisti. Questo almeno ha detto l’11,9% degli intervistati. Un dato ben superiore alla media nazionale, che si ferma al 6,8.
Questo conferma anche che le Marche come meta turistica sono un terreno vergine e quindi fertile. Se poi gli eventi sono continui, il turista apprezza ancora di più, in particolare lo straniero che nel 21% dei casi sceglie le Marche proprio peer partecipare a qualcosa, in Italia sono il 16%.
Al primo posto, come ricerca di attività, ci sono quelle legate al patrimonio culturale, come le grandi mostre (37,4%), poi c’è il lato culinario, ancora meglio se abbinato a un evento. Il format di Tipicità sembra perfetto per rispondere a questa richiesta.
Canale principale di informazione per il turista resta il web, 71.4%. “I turisti – spiega Camera marche – usano Internet sia per scegliere sia per muoversi poi durante i giorni di vacanza. Fondamentali sono i social network, che pesano nella decisione più delle offerte”.
Non sono turisti con le maniche larghe, questo va detto. In media spende 118 euro al giorno per il viaggio, 62 per dormire e 59 euro in acquisti. Un po’ meno di quello che normalmente fa uno straniero, soprattutto a livello di alloggio, in Italia la media è 76 euro.
Se questa è la fotografia dello straniero, il trista italiano cerca eventi e sport o eventi e shopping, in media vale per il 26%. Anche l’italiano si informa sul web, 56%, e via social, 69 contro il 77 degli stranieri. A livello di spesa non ci sono differenze, se non che l’italiano è abituato a spendere molto idi più in altre regioni.
C’è poi la questione borghi. Qui a contare sono tre fattori: il branding, il sentiment e l’assesment. “Una meta appetibile per un nuovo modo di fare turismo che merita una serie di interventi anche in termine sul fronte di agevolazioni fiscali cui si sta ragionando a livello di Governo centrale” riprende Sabatini.
Nelle Marche i turisti passano una media di 3,6 giorni in n borgo, soprattutto gli stranieri. “Cultura, mare e un buon rapporto qualità/prezzo: sono queste le principali motivazioni dei turisti che scelgono di trascorrere una vacanza nelle Marche. quella della nostra regione – conclude Sabatini - è un’offerta di accoglienza multiprodotto che vede negli eventi un volano di sviluppo per il turismo delle Marche”.
Raffaele Vitali