di raffaele Vitali
FERMO – Ebbene sì, la Fermana ce l’ha fatta. C’erano dubbi, soprattutto tra i tifosi, ma non dentro la società. Il motivo è semplice: gente seria. Certo, i conti che erano rimasti aperti non erano perfetti, ma c’è una cosa che vale più dei numeri: la credibilità. Poi, chiaramente, ci vogliono le risorse. E quelle sono arrivate, come aveva fatto intuire anche il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro.
Nel giro di due giorni la Fermana ha vinto il suo campionato. Se vogliamo, è la seconda promozione dell’era Vecchiola, la prima con Destro in panchina che ha fatto tornare i canarini tra i professionisti, la seconda oggi, nel giro di 48 intense ore passate tra assegni e firme, da dietro le quinte.
Una cavalcata gratificante come un derby vinto al 90esimo. Certo, nessuno avrebbe voluto viverla, meglio sarebbe stato esserci già in C, ma chiudere in poche ore partite da un milione di euro è un fatto eclatante. Reso possibile in tre mosse: assegno circolare da 300mila euro, fideiussione da 650mila e aumento del capitale sociale.
Il che significa che ognuno ci ha messo qualcosa. Vecchiola in primis, ma poi ogni socio, dalla famiglia Simoni all’ex direttore generale Fabio Massimo Conti, che ha quote della Fermana. Tutti, ma proprio tutti si sono messi le mani in tasca. Poi come spesso capita quando si lavora con gli istituti di credito c’è la credibilità del singolo. Certo, sarebbe stato bello il supporto delle banche locali, ma alla fine quello che conta è il risultato, la capacità della società, e del main sponsor, di sedersi al tavolo con chi i soldi poi li fa girare.
Domani il consiglio federale vidimerà le carte, non ci sono dubbi sull’esito positivo della verifica dei documenti. Già solo il fatto che la Fermana abbia presentato tutto ha fatto passare la voglia ad altre società di mettersi in fila per il ripescaggio. Perché si sa che se i canarini arrivano al traguardo lo fanno con le gambe solide.
Il dg Tubaldi e il suo staff da giorni lavora per costruire una squadra da serie C, domani avrà la conferma che può davvero firmare contratti e rimette anche i tasselli al loro posto, a cominciare dall’ufficio stampa con la conferma del bravo Cruciani.
Tutti contenti quindi, come si conviene a chi vince un campionato ma anche tanta responsabilità, perché sbagliare di nuovo non sarà possibile. Non si trova sempre chi vince le partite in 48 ore.