E ora non basta più vincere. La Fermana si è complicata la vita da sola perdendo una partita contro una squadra in dieci e con meno fame di lei. Purtroppo, gli errori si pagano. Per agguanta i playout ed evitare la retrocessione diretta dovrà vincere e sperare che l’Ancona, in casa contro la Lucchese, perda o al mssimo pareggi.
Pronti, via e subito Juve Next Gen in gol. Una progressione micidiale sula fascia, la palla al centro che arriva comoda comoda sui piedi di Guerra, completamente dimenticato da Heinz. Un errore che costa caro. Al 42esimo il pareggio di Sorrentino, che di testa deve solo spingere in rete la perfetta palla messa in mezzo da Giandonato su punizione.
La reazione fa ben sperare, ma nella ripresa l’attacco dei canarini si spegne. E dire che una vittoria sarebbe davvero fondamentale per proseguire la corsa playout. Tutto sembra andare meglio quando la Juve resta in 10. È il momento di pressare. Intanto Mosconi inserisce Giovinco per Giandonato, vuole provare a vincere. Peccato che Nonge, uno che la prima squadra l’ha conosciuta, abbia voglia di vetrina e scarichi un destro sotto la traversa che chiude il match. I canarini si spengono, non hanno più la forza di reagire e sprecano anche alcune buone palle gol.
“Ce l’abbiamo mesa tutto, abbiamo avuto un paio di occasioni, ma non siamo riusciti a segnare. Dispiace, era la partita della vita perché i risultati non ci aiutano. Ora pensiamo a Pescara sperando che un episodio ci giri a favore. Noi sapevamo che avremo dovuto vincere sempre. Dispiace per i tifosi che ci haanno seguito e supportato, ma noi la sperannza non la perdiamo” commenta mister Mosconi.
Domenica, ore 20 contro il Pescara, potrebbe essere l’ultima gara in serie C della Fermana. Ma siccome non si saprà fino al 90esimo, l’importante sarà chiudere al meglio, vincendo e poi sperando che i toscani abbiano orgoglio e non arrivino nelle Marche con le birre pronte per la festa salvezza condivisa.