FERMO – Miracolo di Natale? Forse è un po’ troppo, ma di certo poter abbinare la parola vittoria alla Fermana è qualcosa di magico. Troppi mesi erano passati dall’ultima gioia regalata ai tifosi gialloblù.
E ci voleva il piede fatato di capitan Giandonato per ridare speranza a un gruppo che si allena nonostante i problemi societari. Un gruppo che ha ricevuto finalmente gli stipendi, dovuti e necessari.
Perché sarebbe stato un suicidio collettivo non pagarli, visto che i Simoni avrebbero perso anche il diritto a incassare i premi per l’utilizzo dei giovani. Ci voleva quindi la partita inaspettata per ripartire, o quantomeno per non arretrare. Ci volevano le righe bianche e nere della Juve Next Gen.
Una squadra strana quella di mister Brambilla, capace di dominare per 45 minuti, andare in vantaggio, controllare e poi crollare clamorosamente a pochi giri di lancetta dal fischio finale (2-1 il finale).
Il primo tempo poteva finire tanto a poco, ma un po’ l’imprecisione dei piemontesi, in particolare di Anghelè, un po’ la capacità di resistere di Furlanetto e compagni permettevano alla compagine di Protti di andare nello spogliatoio sullo 0-0. Si ricaricano i padroni di casa e quasi stavano per passare in vantaggio. Ma improvvisa arriva la rete di Guerra.
La Fermana però, non si deprime, anzi. Prima Misuraca fa capire che si può provare quantomeno a pareggiare, poi Santi ci riesce. È l’83esimo, il pubblico del Recchioni si gasa, ci credono un po’ tutti.
Soprattutto ci crede Giandonato, uno che la maglia della Juve, quella vera, l’ha indossata in gioventù. Tiro da fuori e all’89esimo il popolo canarino esplode.
“La pressione della Ferman ci ha meso in difficoltà” ammette ala fine Brambilla. Merito di Protti, che ha azzeccato i cambi e che aveva preparato al meglio i suoi, caricandoli e coccolandoli, cercando di fare scudo a un’altra settimana difficile a livello societario.
Poi son arrivati loro, i Simoni, che hanno pagato garantendo così tranquillità allo staff tecnico, evitando penalità e possibili fughe anticipate. Fermo è viva, la salvezza è possibile. Ma questo lo sanno tutti in campo, speriamo lo capiscano anche i possibili compratori.
