FERMO - Prima la sentenza che boccia il ricorso del Teramo. Poi, dopo qualche ora, quella che ha chiuso la porta al Campobasso. Ed è così che diventa ufficiale quello che tutti sapevano: la Fermana giocherà in serie C anche il prossimo anno.
“C'è ancora il giallo e il blu questa nell'aria e come possibilità per questo territorio” commenta l’assessore allo Sport di Fermo, Alberto Mari Scarfini. Lui ci ha creduto, ma sa bene che se tutto questo è stato possibile, come disse il sindaco, è grazie a nomi e cognomi ben precisi. “Ognuno ha fatto il suo, ma grazie in particolare a Maurizio Vecchiola”.
Da oggi la fermana può costruire la sua squadra, può raccogliere risorse, sperando che ci sia la risposta attesa dal territorio, anche imprenditoriale. Vecchiola ha fatto il suo e ha reso possibile, insieme alla proprietà, il ripescaggio. Ma poi, alla fine, chi decide sono altri. e la scelta dell’allenatore è lì a dimostrarlo.
Con il ds Massimo Andreatini che ha blindato Protti, chiudendo a ogni alternativa. Una scelta forte, di chi ha il compito di costruire la squadra, ma anche una scelta di cui dovrà rispondere durante la stagione, evitando poi scuse varie, come la rosa non sufficiente. Perché da oggi è lui, insieme con la società, l’artefice delle scelte e non più il main sponsor, che il suo compitolo ha svolto appieno aumentando le risorse.
Il presidente Simoni è la garanzia di un gruppo di soci appassionato, ma è anche il volto di chi a sua volta risponderà delle scelte fatte dai dirigenti scelti al posto del dimissionario Fabio Massimo Conti. Il tempo delle parole è finito, che ora parlino i contratti. Sperando che si parta dai migliori dell’anno passato che sono ina attesa di una chiamata prima di prendere strade alternative.
r.vit.