FERMO – Non si parla più di cura Riolfo, ma di squadra di Riolfo. Perché la Fermana ormai è davvero cambiata. Non è più la compagine confusa, con la gamba debole delle prime giornate segnate dalla sfortuna esperienza di Domizzi sulla panchina gialloblù. Il derby, con il primo exploit ad Ancona, ha confermato ai giocatori che sono molto meglio di quanto le prime giornate avevano detto.
Un primo tempo controllato, chiuso senza reti. Anche se Frediani ha fatto gridare un paio di volte i tifosi canarini tra assist e dribbling. Una Fermana che merita uno stadio più pieno, partendo dallo zoccolo duro di 600 tifosi che ormai ad ogni gara in casa scelgono di passare un apio d’ore al Recchioni.
Quando nel secondo tempo Pannitteri ha trovato il gol, la festa è esplosa in campo. Un gran tiro che premia il gioco della squadra di Riolfo, che ha ritrovato Scrosta. Poi, testa basa e difesa fino al brivido a pochi minuti dal 90’ quando il Pontedera centra la traversa.
L’ultimo assalto dei toscani è furioso, con qualche tuffo di troppo in area di rigore. Ma i canarini, usano anche i piedi lunghi di Urbinati, reggono e portano a casa una vittoria che vale oro e l’aggancio in classifica proprio al Pontedera.
