FERMO – Bene, bravi ma niente bis. Con due comunicati distinti a pochi minuti di distanza uno dall’altro, la Fermana chiude il suo rapporto con Massimiliano Andreatini, direttore sportivo, e con l’allenatore Stefano Protti.
Se per il primo ormai la strada era presa, evidente la mancanza di fiducia tra società dirigenza e l’ipotetico uomo mercato, con il mister invece qualcosa è franato nelle ultime ore. Lunghe settimane in cui la società si sarebbe attesa un “con la Fermana resterei anche se so di dover lottare per salvarci”. Il silenzio del mister, aggiunto ai dubbi della società, che il dg Tubaldi non ha mai negato, hanno creato il mix letale. E così: addio a Protti.
In pochi giorni, visto che le altre squadre già si sono iniziate a radunare, la Fermana dovrà reimpostare tutto l’asse tecnico. Incluso quello sanitario, ma lì è tutto più semplice visto che i professionisti non mancano in zona.
Amare le parole che la società ha rivolto al mister nel comunicato: “”Dopo diversi incontri telefonici è emersa la poca volontà del tecnico di portare avanti con entusiasmo ili progetto tecnico- sportivo della Fermana. Lo ringraziamo per il lavoro svolto nella passata stagione che ha contribuito anche a un rinnovato entusiasmo nell’ambiente”.
In pochi, giorni dopo il nulla, ecco tre pedine: la società che non apre le porte a ‘forestieri’, il cambio di guida in panchina e di un pezzo di dirigenza.