FERMO – Tutti allo stadio. Domani alle 14 la Fermana sfida l’Entella, un’altra big del campionato come ha ricordato anche il neo mister Protti. Ma lo farà con una freccia in più a disposizione: i giovani tifosi. Che porteranno passione e calore, quella che in campo, da qualche giorno, ha fatto rinascere Stefano Protti, il mister amato dalla curva. “La società - spiegano i consiglieri comunali Nicola Pascucci e Massimo Tramannoni – ha deciso di invitare i ragazzi delle società sportive allo stadio Bruno Recchioni per assistere alla partita. Una bella iniziativa da parte dell’unica società professionistica della provincia”.
L’occasione serve ai consiglieri, entrambi appassionati di calcio e allenatori di squadre giovanili, per lanciare una proposta: “La questione è presto detta: la Fermana Calcio apra un tavolo permanente tra tutte le realtà calcistiche della città e del territorio per un progetto almeno quinquennale di programmazione del settore giovanile”.
Per Pascucci è fattibile: “Tanti sono gli amici delle società che, con immensi sacrifici, portano avanti realtà calcistiche che sono linfa vitale per i nostri quartieri e per i nostri ragazzi e ragazze. Credo che il confronto e la collaborazione nulla tolga a nessuno, e anzi aiuti tutti a crescere”.
Ci credono i due consiglieri comunali di maggioranza: “Io e Massimo Tramannoni alleniamo alla Polisportiva Mandolesi di Porto San Giorgio, sul campo dove la Fermana si allena. Per qualche anno insieme ad Afc Fermo e Tirassegno abbiamo portato avanti il settore giovanile insieme. Tutt'ora abbiamo ottimi rapporti e collaboriamo con numerose altre realtà. Perché non partire da un passato recente comune per provare a rimettere insieme un progetto per il territorio?”.
C’è un grande potenziale secondo chi il campo lo vive: “Sempre meno addetti, difficile averne di qualificati ma – proseguono i due - sono sicuro che un tentativo di settore giovanile ‘condiviso’ vada fatto. Oggi ragazzi e ragazze (in questi ultimi anni il movimento femminile sta avendo una crescita esponenziale) che vogliono crescere dal punto di vista calcistico sono obbligati a fare tanti chilometri per raggiungere settori giovanili di società professionistiche della regione e fuori regione, sottoponendo se stessi e le famiglie a grandi sacrifici ed esborsi economici, con il rischio di sacrificare anche il loro percorso di studi”.
Serve qualcosa di meglio. “Nell’interesse dei ragazzi. Questa opportunità la dobbiamo a loro, alla città e al territorio. E soprattutto, se questa collaborazione dovesse riuscire, agevolerebbe di molto il lavoro di tutti, della Fermana, del Comune e di tutte le società che invece di farsi ‘concorrenza’ si aiuterebbero reciprocamente” concludono Pascucci e Tramannoni.