FERMO – Tagliare il nastro quando dietro ci sono 12 milioni di euro di investimenti è sempre qualcosa di speciale. Lo ha fatto il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, ma soprattutto l’ad di Fendi, Serge Brunschwig. La New Factory Shoes, ovvero il polo produttivo delle scarpe griffate, di Molini Girola è a tutti gli effetti operativa. Lo era già da tempo, ma l’ufficialità l’ha data quel nastro tricolore e la presenza del gotha politico regionale, dal consigliere Andrea Putzu con il collega Marco Marinangeli fino all’assessore, ora senatore, Guido Castelli.
La scelta di spostarsi da Porto San Giorgio, dove Fendi era presente da dieci anni, è stata dettata dalla necessità di crescere, di passare in breve tempo da 120 a 300 dipendenti. Ma soprattutto per poter investire in tecnologia, in macchinari e impianti di ultima generazione. “Fendi qui porta creatività, produzione, sviluppo e soprattutto investe sui giovani” commenta Castelli a margine.
“Linfa per il territorio, garanzia per il futuro” ha aggiunto Annalisa Cerretani, assessore alle Politiche del lavoro, una che per anni i dipendenti li seleziona anche per le griffe.
È il completamento di un percorso avviato mesi fa, con l’accordo siglato con l’Ipsia della dirigente Bernardini. Quel giorno tutti hanno riflettuto sul fatto che il 40% degli occupati del fermano è nel settore manifatturiero. E ancora di più vale oggi, con il settore in ripresa e con una carenza di manodopera molto marcata. La moda ha ripreso a correre, i giovani devono crederci.
“Il fatto che Lvmh, Fendi e altre grandi griffe credano nel nostro distretto ci deve spingere a favorire il ricambio generazionale, ad aumentare la connessione tra scuola e impresa” aveva detto il girono della presentazione del corso interno all’Ipsia il presidente di Confindustria Fermo, Fabrizio Luciani, in perfetta sintonia con il direttore della Cna, Alessandro Migliore.
I dubbi però tra i giovani restano, magari entrare in una nuova fabbrica, luccicante e moderna come quella di Fendi aiuterà a far capire che colla e martelli non sono più lo strumento principale da tenere in mano.
r.vit.