Nel mentre avanza Civitanova, l'ormai ex fiera è stata suddivisa in sei moduli da 14 posti letto ciascuno.
di Raffaele Vitali
FERMO – Mentre il lungomare si riempie di persone, mentre i motociclisti si sono ripresi le curve dei Sibillini, seguiti a distanza dai ciclisti autorizzati da Ceriscioli che sono tornati a rinfrescarsi nelle fontane fresche del Santuario dell’Ambro, in ospedale si continua a lavorare.
Finalmente in modo quasi normale, considerando che i ricoveri sono 15 e soprattutto considerando che in questa domenica indecisa, tra sole e nuvole, c’è un numero che domina: lo zero. E se le persone usassero con più diligenza le mascherine, pur vivendo gli spazi ritrovati, lo zero potrebbe durare a lungo.
Su un totale di 1.367 tamponi testati ieri nelle Marche i positivi sono 40: 17 nella provincia di Pesaro Urbino, 7 ad Ancona, 11 a Macerata, zero a Fermo (299 le persone in isolamento domiciliare di cui 34 operatori sanitari), zero ad Ascoli Piceno e 5 di fuori regione. i dati del Gores confermano quanto sottolineato ieri dai dati sull’R0 o RT, con due province in regione che ancora non sono stabili e le altre in netto miglioramento (CLICCA E LEGGI).
“Si conferma la tendenza positiva già registrata – sottolinea il Gores -, anche se il dato in valore assoluto è più alto rispetto ai giorni precedenti poiché include una serie di pazienti già in quarantena nelle province di Pesaro e di Macerata, ai quali è stato effettuato il tampone per la diagnosi definitiva”.
È probabile che nei prossimi giorni i numeri possano crescere, perché nella fase 2 “si allarga la platea delle persone sottoposte a tampone, per garantire il contenimento nel momento delle riaperture, con un capillare controllo, oltre che dei casi positivi, dei loro familiari e contatti anche se asintomatici”.
Nel mentre, Civitanova Marche è pronta ad aprire le porte, personale permettendo, della struttura Covid. “Da oggi - spiega Guido Bertolaso – è partita la formazione del personale sanitario, in cinque giorni tutti gli operatori dovranno essere in grado di gestire questa 'astronave’ che sarà consegnata alla Regione”.
La pianta organica tra medici e infermieri potrebbe arrivare a circa 200 unità nel caso in cui la struttura dovesse essere al completo di pazienti. “I primi – prosegue l’ex capo della Protezione Civile - arriveranno appena le attrezzature e il personale saranno perfettamente in grado di rispondere alla perfezione alle esigenze della situazione. Ricordiamo che qui si dovranno salvare vite umane”.
L'ormai ex fiera è stata suddivisa in sei moduli da 14 posti letto ciascuno, una sala operatoria e una Tac all'avanguardia, oltre che a uffici, magazzini e sale riunioni.