di Raffaele Vitali
MONTEGRANARO – Ci vuole coraggio a firmare un rinnovo contrattuale in tempi di crisi. Ma è anche quello più difficile il momento per provare a costruire il futuro, a non farsi fermare dalla paura del domani.
Assocalzaturifici, Filctem – Cgil, Femca – Cisl e Uiltec – Uil hanno firmato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro di settore, durerà fino alla fine del 2026.
Un aumento complessivo, per un quarto livello, di 191 euro. Ma spalmato in tre tranche: 90 euro dal 1°agosto 2024, 51 euro dal 1°agosto 2025 e 50 euro dal 1° agosto 2026. Per il primo livello invece, l’aumento previsto è di 186,76 euro, con la prima tranche in arrivo il primo gennaio 2025.
“Non ci limitiamo a un aumento economico, tra le novità c’è l’implementazione di azioni per prevenire e contrastare la violenza di genere, e poi azioni per implementare il welfare potenziando l’assistenza sanitaria per tutti i lavoratori” spiega la presidente di Assocalzaturifici, Giovanna Ceolini.
È sta inserita anche una parte dedicata al supporto dei lavoratori che dovessero diventare non autosufficienti. “Si chiude così la trattativa che rende il nostro settore più appetibile agli occhi dei lavoratori. Siamo certi che darà una ulteriore spinta alla ripartenza di un comparto che, con oltre 14 miliardi di euro e più di 72.000 addetti rappresenta uno dei motori economici del comparto manifatturiero italiano”.
Che ha bisogno di aiuti e soprattutto di norme certe, ancora, nonostante i proclami, deve essere risolta la questione credito d’imposta che solo nel Fermano impatta per milioni di euro e potrebbe, da sola, portare le imprese a un passo dal fallimento.